Stai usando una versione precedente del browser. Esegui l’aggiornamento all’ultima versione di Google Chrome, Safari, Mozilla Firefox o Microsoft Edge per una migliore esperienza sul sito.

image/svg+xml image/svg+xml image/svg+xml image/svg+xml image/svg+xml fb-white-10x14fb-10x14 ok-white-10x19ok-10x19 twitter-white-18x14twitter-18x14vk-white-16x11vk

L’industria manifatturiera è uno dei fondamenti dei sistemi economici moderni eppure come indicato da una ricerca di McKinsey & Company – società internazionale di consulenza manageriale che affianca aziende e organizzazioni – il 52% dei manager di questo settore non sono pronti per guidare la propria compagnia verso lo sviluppo digitale.

In questi anni è più che mai fondamentale che il settore manifatturiero si prepari a una profonda trasformazione, soprattutto causata da quattro fattori: i Big Data, il passaggio dal mondo digitale a quello fisico, gli Advanced Analytics e le innovative interfacce uomo-macchina.

In tutto questo, non è solo l’azienda a dover mutare, ma è anche il personale di settore delle PMI che ha bisogno di rinforzare le proprie conoscenze, con il supporto della propria compagnia. Per facilitare questo sviluppo è quindi necessario disporre di uno strumento per business, come un LMS di alta qualità.

In questo nostro articolo vedremo esattamente cos’è l’industria manifatturiera, soprattutto con esempi del settore manifatturiero sul suolo italiano, e capiremo quali sono le prospettive future per l’innovazione della produzione industriale in ambito digitale, per poi offrirvi nel dettaglio strumenti adatti alle vostre necessità di sviluppo presenti e future.

iSpring Learn LMS

Il piano Business è qui per migliorare le prestazioni dell’industria manifatturiera.

Ottieni la prova gratuita Per saperne di più

Industria manifatturiera: significato

La definizione più ampia di industria manifatturiera ci spiega che si tratta di quel settore del mercato che si occupa di trasformare le materie prime in prodotti, siano essi beni di consumo che saranno poi distribuiti e venduti ai privati (B2C), sia componenti necessarie per altre imprese, in un modello B2B.

Un facile esempio di questi passaggi è il mercato manifatturiero dell’alluminio. Una raffineria di allumina che si occupa della produzione industriale di alluminio di base lo vende a un’altra società (B2B), la quale usa tale alluminio di base per la produzione industriale di fili di alluminio che possono essere venduti direttamente al privato (B2C) oppure a propria volta rifornire un’azienda che produce oggetti basati su fili di alluminio (nuovamente B2B).

Industria manifatturiera con modello di business B2B

Settore manifatturiero in Italia: cosa comprende

Guardare però all’industria manifatturiera e al significato in termini generici non ci aiuta a comprendere la reale situazione di questo settore industriale. È più importante focalizzare lo sguardo su alcuni esempi di aziende manifatturiere sul territorio italiano, che ci compete maggiormente.

Come indicato dal Rapporto Competitività dell’Istat più recente, ovvero quello del 2022, “nel dettaglio dei singoli comparti manifatturieri, nel 2021 il fatturato evidenzia una crescita pressoché in tutti i settori dell’industria manifatturiera. La metallurgia ha conseguito i risultati migliori: l’aumento rispetto al 2020 ha sfiorato il 60 per cento, grazie a un incremento del 68,0 per cento del fatturato interno a fronte del 43,0 per cento di quello estero. Una crescita sostenuta si evidenzia anche per i comparti del legno (+34,6 per cento in media d’anno), delle altre industrie manifatturiere (+30,8 per cento) e della chimica (+29,9 per cento). I settori particolarmente in sofferenza nel 2020 hanno registrato un buon recupero: è questo il caso della petrolchimica, il cui fatturato è aumentato nel 2021 del 38,4 per cento, e dei comparti di tessile, abbigliamento e pelli, i cui incrementi sono compresi tra il 19,4 e il 22,2 per cento.”

In breve, nel vedere cosa comprendere il settore manifatturiero italiano, notiamo che le industrie più in sviluppo e innovative sul mercato sono metallurgia, legno, petrolchimica, tessile e chimica.

Industria manifatturiera: i settori con più crescita

Come segnalato inoltre dal rapporto sulla competitività del settore produttivo del 2022 di Polis Lombardia, “nell’ultima fase dell’indagine, quella tra novembre e dicembre del 2021, l’80% delle imprese si dichiaravano in totale o parziale solidità, quando un anno prima circa un terzo si giudicava a rischio chiusura. Segnale di un sistema che si è irrobustito.”

Ancora più precisamente, si afferma che “i dati del rapporto mostrano come investire in tecnologie 4.0 e in applicazioni cloud aumenti la probabilità di trovarsi in una posizione di crescita e solidità anche all’interno di periodi di crisi.”

Secondo i dati, quindi, le potenzialità di sviluppo e innovazione di questo settore sono profondamente legate alla digitalizzazione e all’automazione di fabbriche e imprese.

Imprese manifatturiere: quale futuro hanno

Ora che sappiamo cosa sono le imprese manifatturiere, dobbiamo chiederci quale futuro hanno fabbriche e business sul suolo italiano in termini di innovazione.

Con il passaggio a un mercato più digitalizzato e votato alla automazione, sarà essenziale per le PMI un nuovo tipo di sviluppo delle capacità lavorative, che richiederà ulteriore investimento nel personale del settore e nell’innovazione. La digitalizzazione porta ovvero con sé la necessità di lavorare sul reskilling e upskilling.

Reskilling e upskilling

Il personale di produzione manifatturiera industriale dovrà essere in grado di applicare capacità ad ampio respiro, come l’identificazione degli sprechi e la risoluzione rapida di problemi. Inoltre, dovrà essere a proprio agio con nuovi strumenti complessi e sofisticati, come i sistemi robotici, interfacce uomo-macchina o le analisi avanzate.

Per l’installazione e la manutenzione di ciascuna delle nuove tecnologie saranno necessari esperti con competenze specifiche e, poiché la disponibilità di persone con competenze adeguate sarà limitata, le imprese e le startup dovranno procedere allo sviluppo di nuove capacità internamente per evitare carenze.

Sarà inoltre necessario che i dipendenti di più basso livello dell’impianto lavorino con queste tecnologie. Inoltre, l’aumento della produttività e dell’automazione comporterà una riduzione della forza lavoro, per cui ogni dipendente rimanente avrà una maggiore influenza sulle prestazioni complessive. Ciò non farà altro se non aumentare l’obbligo di sviluppare competenze, capacità e mentalità nuove.

I manager dovranno educare gli operatori ai cambiamenti ai quali saranno introdotti dalle avanzate tecnologie e ispirarli ad abbracciare un nuovo modo di lavorare. Per i dipendenti della PMI, la sfida sarà procedere alla transizione da una vita lavorativa inserita in ambienti semplici a una routine quotidiana posizionata in contesti più strutturati e complessi. I manager dovranno convincere la forza lavoro ad accettare le tecnologie black-box, fidandosi dei loro risultati e delle loro raccomandazioni anche se non comprendono appieno il funzionamento di questi sistemi nelle prime fasi dell’innovazione.

Apprendimento innovativo

Come spiega ancora una volta McKinsey & Company, “le persone rimarranno al centro degli aumenti di produttività nella maggior parte dei settori per il prossimo futuro. Riteniamo che la trasformazione basata sulla tecnologia (“Lean 2.0”) avrà caratteristiche molto simili alla trasformazione Lean del passato e dovrà affrontare ostacoli simili per la sua attuazione. Come in passato, questa trasformazione dipenderà fortemente da fattori culturali, tra cui il sostegno del management al cambiamento e la disponibilità dei dipendenti ad abbracciarlo.”

Ogni azienda dovrebbe iniziare la fase successiva del proprio percorso di sviluppo e innovazione definendo chiaramente il tasso di incremento delle prestazioni richiesto dalla propria attività. A questo dovrebbe seguire una valutazione approfondita di tutte le leve disponibili per raggiungere questo obiettivo: alcune di esse richiederanno un investimento in tecnologie avanzate, altre no. Ma la capacità di ogni PMI di raggiungere le proprie aspirazioni di miglioramento delle prestazioni dipenderà dal modo in cui lavorerà sulle capacità e sulla mentalità del proprio personale.

Industria manifatturiera: esempi di digitalizzazione

Già da tempo si parla di un Piano Industria 4.0 e all’innovazione in ambito digitalizzazione, ma in che modo questo procedimento può essere realmente proposto e attuato? Vediamo alcuni esempi per l’industria manifatturiera.

Sfruttare l’Internet of Things

Una delle prospettive più rosee della digitalizzazione è l’Internet of Things (o più brevemente IoT). In Italia, già nel 2019 si parlava di 6,2 miliardi di fatturato legato all’Internet of Things, tramite ad esempio lo Smart Metering e lo Smart Asset Management, che nello stesso anno ha visto un aumento del 19%, pari al 27% del fatturato complessivo. In maniera simile lo Smart Car e lo Smart Building hanno visto un aumento di valore, rispettivamente del 14% e 12%.

Questi però sono solo alcuni ambiti nei quali l’innovazione dell’IoT si può applicare. Giovanni Miragliotta, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, ritiene che tutto il mercato manifatturiero ha la possibilità di promuovere l’efficienza ed esplorare nuovi modelli di business con il supporto dell’innovazione dell’IoT.

Internet of Things

Big data e l’efficienza

Un altro pilastro del business digitale dell’industria 4.0 sono i Big data che garantiscono molteplici vantaggi. Permettono di:

  • ottimizzare la qualità della produzione industriale;
  • creare prodotti “personalizzati”;
  • migliorare la competitività;
  • dare un nuovo strumento per rapportarsi con gli utenti finali;
  • migliorare l’efficienza in termini di tempo.

Più precisamente, tramite i Big data è possibile monitorare la produzione manifatturiera industriale e indirizzarla sulla base dei risultati ottenuti, ottimizzando anche l’ottenimento di materie prime e il loro utilizzo. Inoltre, la prospettiva è quella di realizzare prodotti che possono avvicinarsi maggiormente alle necessità del singolo cliente senza dover rivedere il processo di produzione (con tutti i costi che ne derivano). Tutto questo aiuta anche a ottimizzare i tempi, visto che il digitale ottimizza la prototipazione. Questi fattori sommati causano anche come conseguenza diretta una diminuzione dei costi, anche grazie alla riduzione dei consumi energetici per il vostro business.

Investimenti nella formazione dello staff

Come già detto, però, qualsiasi tipo di approccio al digitale e all’ottimizzazione della produzione industriale passa attraverso l’investimento su personale specializzato che sa utilizzare i nuovi strumenti e sa leggere i nuovi dati ai quali il mercato manifatturiero ha accesso.

La ricerca di personale specializzato è però complessa e spesso la competizione con altre aziende impedisce di accaparrarsi le persone migliori in circolazione. La scelte più efficiente e che ci dà maggior controllo è quindi promuovere la formazione interna, ovviamente anch’essa digitalizzata per ottimizzare tempi e risultati.

Formazione dei dipendenti di successo

La formazione dello staff in ambito manifatturiero può essere applicata in molteplici modi. I più ovvi sono l’apprendimento di nuove hard skill, ovvero le abilità più specifiche e tecniche legate alle nuove tecnologie che si andranno a impiegare, ma non bisogna mettere da parte le soft skill, come capacità di problem solving e organizzazione del lavoro.

È però anche importante notare che la formazione digitale può adempiere ad altre funzioni, come migliorare la sicurezza (che garantisce risparmi e meno rischi di dover trovare personale sostituto), così come insegnare i requisiti delle autorità di regolamentazione del proprio settore.

Tutto questo avviene tramite l’investimento su uno strumento digitale che garantisce un e-learning più organizzato, facilmente distribuibile e fornisce feedback e dati chiari sui risultati ottenuti.

iSpring LMS per l’industria manifatturiera

Lo strumento digitale di cui parliamo è un LMS, ovvero una piattaforma in italiano per la gestione dell’e-learning aziendale legata alla formazione di nuovo personale o al reskilling di dipendenti già a disposizione, come iSpring Learn.

iSpring Learn LMS

Questa piattaforma, che è disponibile in prova gratuita per 30 giorni, dispone di un piano Business per l’industria manifatturiera e per quelle imprese e startup più grandi che necessitano di formare molteplici dipendenti, magari organizzati in più sedi. I corsi distribuiti tramite iSpring Learn possono essere utilizzati tramite laptop, tablet e smartphone, anche offline tramite l’app per iPad e Android.

Inoltre, i manager possono organizzare l’e-learning con facilità tramite un calendario di corsi interno, dove definire lezioni online, eventi dal vivo, workshop pratici – spesso obbligatori per chi lavora con nuovi macchinari dell’industria manifatturiera – e webinar, tutto in un solo posto. Si possono creare con facilità gruppi – ad esempio basati sui dipartimenti – e inviare informazioni e corsi solo alle persone che ne necessitano con pochi clic.

Calendario degli eventi in iSpring Learn

Questo LMS permette anche di raccogliere dati sui risultati dei lavoratori e creare profondi report visivi per il vostro business. La creazione di corsi è facilitata con il supporto a iSpring Suite Max, un tool per creare corsi e video, con uno strumento di revisione online e una libreria di contenuti. Vi è poi accesso a un portale per le compagnie, con newsfeed dedicati, annunci di eventi aziendali, Ogni azienda può anche creare un portale di e-learning personalizzato, con i propri colori, logo e URL.

iSpring Learn è utilizzato da oltre 59.000 clienti in tutto il mondo, comprese 198 imprese della lista Fortune 500. Viene sfruttato da compagnie aeree e automobilistiche, aziende di petrolio e gas, banche e assicurazioni, commercio al dettaglio, organizzazioni IT e non solo. Un chiaro esempio è quello di Consulman, che ci ha parlato di quanto la sua produttività sia migliorata.

Pensieri finali

Ora che abbiamo visto vari esempi di imprese manifatturiere, è più che chiaro che il futuro dell’industria manifatturiera è nella digitalizzazione e che per raggiungere tale risultato è d’obbligo promuovere l’e-learning aziendale. Il processo di reskilling è fondamentale per riformare la propria forza lavoro e uno strumento necessario è un LMS come iSpring Learn, che è disponibile già ora in prova gratuita da 30 giorni. Le persone garantiscono il successo in ogni ambito, compresa l’industria manifatturiera, e investire su essere con i giusti tool è il primo passo del successo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

iSpring Learn
Migliorare i risultati dell’industria manifatturiera con iSpring Learn
Prova gratis