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Conferenza e-learning online gratuita | 7 novembre

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Hai mai sentito parlare di competenze trasversali? È un argomento molto in voga sia in contesti personali, che in contesti di lavoro. Infatti, nelle selezioni aziendali non si valutano più solo le capacità tecniche e digitali. Spesso vengono proposte le competenze trasversali a quelle tecniche. Un grande cambiamento per le HR.

Le competenze tecniche sul lavoro possono essere acquisite con corsi. Analogamente le competenze trasversali si possono imparare, anche se sono più impegnative da metabolizzare rispetto alle prime.

Introduciamo con una metafora dal punto di vista letterario il discorso. Facciamo riferimento al famoso scritto Essere e Avere di Erich Fromm. Potremmo identificare l’ “avere” con le competenze tecniche, acquisite attraverso lo studio e la pratica. L’ “essere” con la sfera delle competenze trasversali.

Come mai le competenze trasversali sono così importanti come risorse in azienda ? Perché vengono ricercate sempre più dagli uffici di HR? Vediamolo insieme.

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Cosa sono le competenze trasversali

C’è chi le chiama conoscenze trasversali chi soft skills. La sostanza è uguale. Cosa sono esattamente? Un altro termine con cui possiamo definirle è abilità personali. Solo fino a 30 anni fa l’aspetto principale richiesto ai candidati dalle aziende nel mondo del lavoro era la conoscenza tecnica. Oggi le potenzialità del dipendente diventano una variabile di grande valore nel mondo del lavoro. Per le competenze trasversali il significato prende forma nella capacità di relazionarsi della persona.

Le competenze trasversali sono ricercate dalle aziende sempre di più

Facciamo un esempio pratico. Se è aperta una ricerca nel reparto post-vendita una persona con predisposizione al problem solving e all’ascolto è più adatta di chi non avesse questa prerogativa. Infatti, se una persona è caratterialmente predisposta a questi aspetti per questa posizione, diventa naturalmente un plus per l’azienda. Il dipendente stesso avrà maggiore facilità di approccio al suo lavoro.

Quando si parla di competenze trasversali le caratteristiche possono essere numerose. Ovviamente un dipendente può essere più propenso ad una, rispetto ad un’altra. La capacità dell’ufficio HR è di saper individuare la potenzialità, posizionando nel giusto ruolo il dipendente. Questo affinché possa mettere in atto le sue competenze trasversali.

Conoscenze trasversali: esempi

Con le competenze di tipo trasversale entriamo nel mondo della abilità. Queste capacità possono essere sviluppate con formazioni ad hoc, perché l’individuo è in continua evoluzione. Ogni persona ad ogni età può imparare abilità e capacità nuove che sviluppino le conoscenze di tipo trasversale.

Le competenze trasversali sono una ricchezza per l’azienda

Non è essenziale solo per l’azienda, ma anche per il candidato: per questo diventano sempre di più un aspetto discriminante nella selezione. Ciò perché le competenze trasversali sono fondamentali per il successo del lavoro. Vediamo alcune conoscenze trasversali, esempi delle più ricercate nel mondo del lavoro e a cosa puntano le risorse umane.

Le competenze trasversali sono numerose. Quali sono quelle più ricercate dalle aziende per il lavoro? Vediamole in questo elenco di competenze trasversali:

  • Comunicazione. Capacità di esprimersi in modo chiaro ed efficace.
  • Lavoro di squadra. Aspetto utile per il lavoro quotidiano in gruppo per una equilibrata collaborazione, al fine di raggiungere i risultati.
  • Problem-solving. Una delle capacità trasversali più richieste nel lavoro. Consiste nel trovare la soluzione nel modo più semplice ed efficiente possibile per i compiti assegnati.
  • Leadership. Utile soprattutto nei casi in cui si abbiano delle risorse di personale da gestire. Oggi la leadership più apprezzata nel lavoro è quella carismatica.
  • Adattabilità. Molto importante in fase di digitalizzazione aziendale.
  • Gestione dello stress. Capacità di un approccio proattivo e di flessibilità.
  • Creatività. Avere la capacità di trovare le soluzioni in modo creativo, uscendo anche dagli schemi.
  • Capacità di apprendimento. La capacità di apprendere in modo flessibile nuovi procedimenti e nozioni nel proprio lavoro.
  • Empatia. Capacità utile per rapporti interpersonali sia a livello di ambito lavorativo diretto con i colleghi, che con i clienti. Questo skill diminuisce possibili conflitti, aumentando la flessibilità.
  • Etica e responsabilità. Il comportamento per essere in linea con l’azienda e i suoi valori.
  • Intelligenza emotiva. L’attitudine che permette di avere delle capacità decisionali non solo relazionali, ma anche legate alle emozioni nei rapporti interpersonali.
  • Resilienza. Particolarmente utile per il dipendente sul lavoro soprattutto nei momenti di grande evoluzione (come è d’altronde quest’era per il mondo del lavoro e sociale). Consiste nella capacità di flessibilità di adattarsi ai cambiamenti di gestione senza avere traumi, shock o conflitti.
  • Time management. Gestire al meglio il tempo ottimizzando i risultati.

Più abilità in una sola persona

L’elenco visto racchiude solo le abilità trasversali più richieste ai dipendenti e candidati in ambito del lavoro. In realtà queste capacità sono molte di più. Una persona può racchiudere in sé più di una. Ad esempio, un individuo può avere molta empatia e al contempo time management, ma in una percentuale minore rispetto alla prima. Questo crea un mix interessante, rendendo ognuno di noi unico rispetto agli altri.

Miglioramento delle competenze trasversali

Tutto ciò diventa una interessante risorsa per le aziende. Bisognerà mettere in condizione la persona di poter usare le sue competenze personali nel ruolo ricoperto, al fine di essere un vantaggio per l’azienda stessa. La digital transformation ha reso ancora più importante le competenze trasversali e questo dimostra come il dipendente non stia perdendo d’importanza nel mondo del lavoro, ma ne stia acquistando.

Competenze di tipo trasversale: vantaggi per l’azienda

Il panorama economico e quello aziendale sono in continua evoluzione e in un momento di grande cambiamento, dovuto alle contingenze di tipo economico sociale. Altro fattore aggiuntivo è la digitalizzazione aziendale in ambito di gestione delle procedure. Queste trasformazioni comportano il fatto che le organizzazioni stesse, per poter sopravvivere in un contesto più competitivo e dinamico, abbiano una loro trasformazione. Servono quindi dei percorsi formativi per dare le informazioni utili al personale.

Formare le competenze trasversali è una buona strategia per il successo aziendale

In questo cambiamento sono sempre più necessarie le competenze tecniche e trasversali. Se alcuni credono che la digitalizzazione aziendale andrà a minacciare la posizione del dipendente, sono lontani dall’attuale panorama. Infatti, una delle vere ricchezze dell’azienda resta il patrimonio umano, dato dal lavoratore. Grazie al fatto che il processo di digitalizzazione copre le maggiori competenze tecniche specifiche, al dipendente si chiedono maggiormente competenze trasversali nel lavoro, più che delle capacità di tipo tecnico.

Anche le grandi aziende si rendono conto di questa necessità e incominciano a fare analisi e percorsi per vedere quali cambiamenti intraprendere. Una è IBM. Le ricerche effettuate in questa azienda hanno rilevato il fatto che il lavoratore ha bisogno di essere preparato per il nuovo panorama digitale con le giuste informazioni. In questo caso si sta parlando di skill tecnici.

Non devono essere tralasciate però le competenze trasversali da sviluppare con un percorso di formazione. Il panorama descritto dal settore HR identifica una latitanza di queste competenze (soft skills) in molti neolaureati. Escono già con le capacità tecniche richieste, ma non con competenze trasversali.

Hard skill e soft skill

Definizione di hard skill e soft skill

Josh Bersin, figura di fama internazionale nell’ambito della formazione e del lavoro, ha fatto notare come sia importante sviluppare i soft skills in azienda. Per Bersin le competenze trasversali rappresentano la vera forza e sono strumenti di progresso.

Vediamo alcune caratteristiche degli hard skill e soft skills del lavoratore. Ecco uno schema di competenze trasversali in confronto alle hard skill. Abbiamo due categorie come codifica generica.

Gli hard skill:

  • Sono competenze tecniche del lavoratore.
  • Sono in parte ottimizzabili attraverso la digitalizzazione aziendale.
  • Sono insegnabili attraverso strumenti di formazione.
  • Sono misurabili con dati.

I soft skills o skills trasversali:

  • Rientrano della sfera delle capacità personali del lavoratore.
  • Aiutano a risolvere e gestire i conflitti e problemi.
  • Uno o più competenze possono già essere presenti nella personalità del singolo.
  • Si possono sviluppare e imparare, ma richiedono un maggior coinvolgimento del lavoratore con percorsi specifici.
  • È più complicata la valutazione delle competenze esistenti o apprese.

Il grosso vantaggio dell’azienda è che, avendo delle persone preparate sugli hard skill, attraverso una formazione mirata può valorizzare i soft skills.

La domanda sorge spontanea: i soft skills si possono insegnare? La risposta è affermativa, ma bisogna farlo con i giusti metodi. Il compito delle aziende non è la strumentalizzazione, ma la formazione di queste capacità. Questi skill non s’imparano a scuola, per questo bisogna anche puntare sulla formazione dei neoassunti.

Dati ed esempi sulle competenze trasversali (soft skills)

Rapportiamo quanto abbiamo detto a un esempio pratico. Poniamo che un team di tecnici sia estremamente bravo negli hard skill a risolvere le problematiche del cliente, ma abbia delle forti lacune nella comunicazione sia con i dipendenti sia con il cliente. Si potrebbe avere una grossa difficoltà e addirittura una perdita di tempo e risorse lavorative con questa mancanza di capacità di comunicazione. In questo caso specifico l’azienda dovrà lavorare sulla capacità del gruppo tecnici, di sviluppare le proprie abilità comunicative sia all’interno che all’esterno. Bisognerà formare il dipendente su una competenza trasversale specifica.

I vantaggi derivati dalla formazione relativa alle competenze trasversali sono visibili in questo schema:

Vantaggi delle soft skill per l'azienda

Riportiamo dei dati raccolti da Susan Collins, Direttrice talent scout presso Talbots. Dalla sua ricerca sui vantaggi delle attività trasversali emerge che:

  • Il 97% dei datori di lavoro intervistati ammette che le competenze trasversali (soft skills) siano più importanti delle competenze tecniche e risolvono i problemi.
  • Emerge anche un fallimento entro il primo anno e mezzo dei neoassunti, pari al 46% sul totale. Questo è dovuto alla mancanza di competenze trasversali specifiche e di percorsi di apprendimento.

In aggiunta a questi dati uno studio della dall’Università di Boston, Harvard e dell’Università del Michigan sezione business, ha evinto che un’organizzazione focalizzata alla formazione del personale sulle competenze trasversali, ha un alto ritorno dell’investimento. Stiamo parlando del 250% della ROI a cui si somma un aumento della produzione.

Capendo l’importanza delle soft skills la stessa Commissione Europea ha creato nel 2020 un Patto delle Abilità in cui tutti i paesi e le aziende s’impegnano a sostenere, migliorare e formare le persone. Questo è legato ai diritti sociali europei. Tutto ciò sottolinea la grande importanza di questo sviluppo visto che le istituzioni e la pubblica amministrazione si pongono in prima linea.

Ricerche e dati confermano questa proattività nel rivolgere l’attenzione alle competenze trasversali. Viene da sé che il potenziamento e lo sviluppo stesso di queste sia di tutto interesse per l’azienda.

Conoscenze di tipo trasversale: come acquisirle

Formare i dipendenti e i collaboratori sono compiti importanti per rimanere competitivi in questo mercato in trasformazione e in una società “liquida”, seguendo la definizione di Bauman, noto sociologo.

Nella definizione di società “liquida” di Bauman le esperienze del singolo individuo sono inserite in contesti che si decompongono e riformano in modo così rapido, da creare una sensazione di volatilità e incertezza. Ora più che mai le competenze trasversali (soft skills) diventano un ancora e punto fermo. Bisogna puntare ad acquisire competenze e soft skills il più possibile.

Se fossero già insite nel dipendente potrebbe essere utile potenziare e altrettanto utile fare in modo che anche chi non le abbia possa acquisirle. Essendo inerente alla sfera comportamentale, una volta focalizzate avranno bisogno di essere messe in pratica ed esercitate per diventare parte integrante dell’individuo stesso. In un tempo che può variare dai 30 ai 90 giorni diventano parte delle abitudini del dipendente. Ci vuole ovviamente motivazione da parte del dipendente a imparare nuovi skill.

Motivazione per migliorare le competenze trasversali

La formazione per lo sviluppo di competenze trasversali serve a spiegare ed esemplificare cosa esse siano e come sono applicabili a livello pratico in vari contesti. In questo la formazione deve essere:

  • Chiara.
  • Ricca di esempi e con un modello ispirato a situazioni pratiche.
  • Deve avere una funzione esplicativa non dottrinale.
  • Ricca di sessioni di simulazioni e test per poter testare e provare in un ambiente protetto una determinata competenza trasversale senza avere problemi.

L’e-learning è oggi una delle soluzioni più apprezzate di apprendimento anche a seguito di una sempre maggiore digitalizzazione aziendale. Le aziende adottano nei loro contesti questa metodologia formativa per i seguenti vantaggi:

  • Avere un archivio sempre disponibile e aggiornabile.
  • Creare corsi mirati e inerenti le specifiche situazioni aziendali e i suoi contesti.
  • Possibilità di monitorare con dati la fruizione del corso.
  • Possibilità di misurare con dati matematici i risultati per avere un’idea della preparazione del personale o delle criticità del corso stesso.

Realizzare un corso sulle competenze specifiche e trasversali oggi non richiede grandi conoscenze di programmazione o di editing video. Infatti, si può partire da un documento a slide di power point e adottare piattaforme che aiutino a creare un prodotto formativo a livello professionale.

iSpring Suite e iSpring Learn sono stati apprezzati da molte aziende per la loro completezza, ma al contempo intuitività, nel creare un corso di competenze professionali e trasversali (soft skills). Come anticipato, basta partire da una presentazione di PowerPoint. A questa possono essere aggiunti:

  • Video del tutor che spiega le slide.
  • Video con dialoghi o situazioni di simulazione.
  • Possibilità di un coach avatar personalizzabile.
  • Integrazione con materiale audio, fotografico e video.
  • Possibilità d’interazione con il coach attraverso chat.
  • Possibilità per il corsista di dare la propria opinione sul corso con rating o emoticon.
  • Inserimento quiz per mettere in pratica la teoria imparata.

Uno dei vantaggi dell’e-learning è la possibilità d’imparare in autonomia in ogni area di competenza dei vari contesti aziendali . Con iSpring Suite e iSpring Learn anche le aziende italiane, che sono spesso delle realtà medio piccole, possono avere una formazione personalizzata senza problemi.

Si può provare iSpring Suite trial e iSpring Learn prova gratuita prima di abbonarsi, così da valutare se la soluzione è adatta alle proprie esigenze. Con la giusta formazione ogni singolo dipendente può valutare anche in autonomia i punti di forza e di debolezza relativi a ogni competenza trasversale. All’azienda basterà mettere a disposizione del materiale per favorire lo sviluppo progressivo delle stesse.

iSpring Suite

iSpring Suite

Non bisogna essere dei grandi esperti per creare un corso completo con questo toolkit. Si potranno utilizzare diversi elementi multimediali con facilità. Uno de vantaggi in un corso dedicato alle competenze trasversali è il poter essere progressivo, dando spunti di simulazione ed esempi pratici.

Con iSpring Suite si possono creare numerose simulazioni di dialoghi e contesti che avvengono in un ambiente protetto. L’interessato può mettersi alla prova o vedere come comportarsi senza avere delle conseguenze reali. Avere un quadro il più completo possibile delle eventuali possibilità situazionali permette di avere maggior controllo e padronanza.

iSpring Suite, come anche iSpring Learn, adottano la tecnologia SCORM. Questa è un punto di riferimento per il settore della formazione: infatti permette di usare diversi materiali multimediali per creare un prodotto finale soddisfacente. Con la tecnologia SCORM che è possibile tracciare i feedback del corso sotto i seguenti aspetti:

  • Vedere se lo studente ha fatto il corso o si è fermato.
  • Quanto tempo lo studente è stato sul corso.
  • I risultati dei quiz.

La tecnologia è stata introdotta nel 2000 e da lì si è sviluppata. iSpring Suite, insieme ad altre piattaforme, l’ha trasformata in un ambiente facile e proattivo per la formazione aziendale. Si può provare iSpring Suite con una prova gratuita per vedere come funziona.

iSpring Learn

iSpring Learn

Schermata dove si visualizza la gestione i corsi dell’azienda in iSpring Learn

Altro vincente prodotto è iSpring Learn, che è stato scelto da grandi aziende e contesti come IBM e Nike per la gestione dei corsi nella loro scuola interna. Questa è una piattaforma LMS. L’acronimo LMS identifica quelle piattaforme con cui si fa formazione (L= Learning). Non è solo un archivio ma una vera e propria piattaforma di gestione (M=management). È quindi un sistema informatico (S=System) e centro focale della formazione aziendale.

Elementi multimediali

iSpring Learn ha varie opzioni di elementi multimediali per le simulazioni

iSpring Learn: i vantaggi nel sceglierlo

Avere una valutazione delle prestazioni con iSpring Learn diventa possibile. Una delle sue utili funzioni è infatti quella di poter avere un riscontro in via del tutto anonima a 360 gradi. Cosa vuol dire? Che ogni dipendente di qualsiasi livello potrà dare la sua opinione senza esporsi in pubblico. Questo permetterà all’ufficio HR di capire i punti di forza e debolezza del singolo a livello di soft skills studiando una formazione su misura.

Quando ci fosse necessità di gestire la formazione dei neoassunti e dipendenti, basterà invitarli attraverso la piattaforma al corso. Analogamente a iSpring Suite, ha una possibilità di valutazione ed elaborazione dei dati.

Perché un’azienda dovrebbe optare per questa piattaforma commerciale invece di scegliere, per esempio, una risorsa gratuita? Per il semplice fatto che qui tutto è già organizzato e non si deve elaborare la piattaforma (magari con qualche esperto del settore che ha un suo costo) né cercare l’hosting.

Conclusioni

In un mondo che diventa sempre più tecnologico e digitale, implementare le ricchezze date dalle competenze trasversali è importante. Queste, infatti, creano una sinergia che porta l’azienda a un livello superiore in termine di risultati.

Le aziende si sono accorte come le competenze trasversali siano un valore aggiunto e quindi la formazione è un investimento da fare per poter sviluppare i potenziali e accrescere ciò che già è presente o che potrebbe esserlo. La soluzione iSpring Learn trial e iSpring Suite trial permettono d’iniziare da subito con una prova gratuita senza una pregressa esperienza.

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