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Le skills lavorative “dure” vengono da sempre inserite nelle job description perché riflettono le abilità e le capacità tecniche necessarie per ricoprire un ruolo. D’altro canto, fino a pochi anni fa, era raro trovare un elenco di soft skills in un’offerta di lavoro o inserito nei CV. Ma le cose stanno cambiando.

Le competenze soft skills delle risorse umane venivano sottovalutate perché sono meno tangibili e più complesse da valutare rispetto alle competenze richieste per un lavoro. Come verificare la capacità di lavorare sotto stress di un candidato prima di assumerlo? Come assicurarsi delle sue abilità di pensiero critico, problem solving o di lavoro di squadra?

Eppure, la definizione, valutazione e formazione delle soft skills si sono rivelate fondamentali tanto quanto quelle delle competenze tecniche.

Uno studio di MIT Sloan ha evidenziato come un periodo di prova di formazione sulle soft skills della durata di dodici mesi in cinque fabbriche diverse abbia prodotto il 250% di ROI in appena otto mesi. Ciò dimostra che lo sviluppo di skill personali come il problem solving, le capacità decisionali o la comunicazione in ambiente di lavoro aumenta la produttività, semplifica la gestione di eventi e processi complessi e migliora le prestazioni dei lavoratori.

Confrontando soft skills e hard skills, invece, lo Stanford Research Institute International è giunto alla conclusione che, per i lavoratori, il 75% del successo sul lungo periodo è dato dalla padronanza di soft skills, mentre solo il 25% deriva da competenze tecniche o hard skills.

L’importanza delle competenze trasversali è ormai lampante, sia per qualsiasi candidato che deve inserire le soft skills nel CV, sia per i datori di lavoro che devono impegnarsi per individuare, definire e sviluppare queste abilità in azienda.

All’interno di questo articolo potrai capire cosa sono le soft skills in italiano, scoprire quali sono le soft skills più richieste dalle aziende di vari settori e trovare modelli pratici per coltivare e sviluppare le competenze trasversali dei propri lavoratori e contribuire al successo dell’azienda.

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Soft skill: significato

Iniziamo rispondendo alla prima domanda che sorge quando si parla di soft skills: cosa sono? Ebbene, proprio a causa della loro natura intangibile, non è semplice dare una definizione di queste competenze trasversali (soft skills) in italiano.

Dopotutto, è facile testare se il livello di conoscenza della lingua inglese di un dipendente sia quello affermato sul curriculum, oppure se un candidato abbia davvero esperienze nel customer service, ad esempio. Decisamente più complesso è valutare le sue abilità di gestione dello stress, risoluzione dei problemi (problem solving), pensiero critico e, più in generale, definire i tratti della sua personalità.

Per capire cosa sono le soft skills, bisogna affidarsi a un confronto.

Differenza tra soft e hard skills

Se le hard skills sono capacità prettamente legate all’istruzione e all’esperienza professionale di un individuo, le soft skills traggono origine dal suo carattere, dalla sua personalità, dalle sue attitudini e dai suoi comportamenti.

Le competenze trasversali di una persona includono i tratti del suo essere definiti come competenze trasferibili, cioè abilità e capacità non specifiche per una singola carica lavorativa che possono portare al successo in diversi ambiti.

Ad esempio, l’attitudine al lavoro di squadra è una delle soft skills più richieste sul mercato del lavoro perché permette al lavoratore di collaborare con i colleghi e altri impiegati senza problemi, indipendentemente dal settore di attività dell’azienda o dalla posizione ricoperta.

Al contrario, le hard skill sono capacità strettamente legate al settore in cui opera un’organizzazione e al ruolo dell’individuo e includono competenze tecniche come la capacità di scrittura, le competenze di informatica, le abilità manuali e molte altre.

In sintesi, queste sono alcune delle differenze principali tra le soft skills e hard skills:

Soft skillHard skill
Basate sull’esperienzaBasate sulle regole
Legate alle personeTecnologiche/scientifiche
AttitudinaliIndustriali/meccaniche
ComportamentaliLegate a strumenti e tecniche
Non legate a un ambito specifico (competenze trasversali)Specializzate
GeneraliProcedurali e metodiche
Trans-situazionaliReplicabili
Non tecnichePrevedibili
IntangibiliTangibili

L’importanza delle competenze trasversali

Uno dei motivi per cui le soft skills sono state sottovalutate così a lungo è che sono più difficili da valutare e sviluppare. Mentre le competenze tecniche possono essere acquisite e padroneggiate con il tempo, lo studio, la pratica e la ripetizione, le competenze trasversali sono capacità innate e richiedono skill soft training specifici per essere coltivate.

Inoltre, anche una volta sviluppate, questa abilità intangibili possono risultare più complesse da valutare e misurare con precisione. Non per questo, però, hanno una minore importanza.

Nel 2018, LinkedIn ha realizzato uno studio riguardante oltre 100 città degli Stati Uniti da cui è emerso che 1,4 milioni di persone hanno una mancanza di competenze di comunicazione: un elemento essenziale sul posto di lavoro.

Ancora nel 2024 le aziende e i dipendenti, i datori di lavoro e i candidati di tutto il mondo avvertono una grande scarsità di soft skills. Uno dei compiti dei responsabili delle risorse umane è quello di colmare il divario tra queste competenze e abilità in azienda.

Per riuscirci, bisogna individuare quali siano le principali soft skills di cui ha bisogno un’organizzazione per raggiungere i propri obiettivi. Qui di seguito, trovi una lista con alcuni esempi di soft skills; vediamo quali sono le abilità, capacità e competenze trasversali più richieste che non devono mancare sul curriculum del candidato ideale.

Elenco delle soft skills principali

Ora che abbiamo visto cosa sono le soft skills, proviamo a definirne alcune. Prima di iniziare, però, è importante fare una premessa: le soft skills in lista sono solo quelle che possono essere coltivate e sviluppate attraverso corsi, formazione, esperienze e altri metodi.

Certe competenze trasversali, infatti, sono tratti della personalità di dipendenti e lavoratori, parti del nostro essere che influenzano il modo in cui viviamo la vita e percepiamo l’ambiente che ci circonda. Alcune delle soft skills più richieste come la creatività, la pazienza e l’integrità sono estremamente complesse da stimolare e insegnare.

Quindi, ecco la lista di skill da imparare per i candidati e da sviluppare per le aziende.

Pensiero critico

Il pensiero critico è una abilità che consente alle persone di affrontare le sfide e i problemi con un approccio strategico e analitico, senza dare le informazioni ricevute “per scontate” o, ancora peggio, “per buone”.

Chi possiede questa capacità è in grado di dare una propria lettura dei fatti attraverso l’analisi, la valutazione e il ragionamento deduttivo, considerare diverse prospettive, soppesare le opzioni disponibili e considerare i potenziali risultati.

Problem solving

Soft skill: problem solving

Le abilità di problem solving sono legate alle capacità di pensiero critico e sono tra le soft skills più richieste in assoluto dai datori di lavoro.

In ogni azienda si presentano dei problemi e c’è bisogno di lavoratori in grado di individuarne l’origine e di proporre soluzioni plausibili. Questo è ciò che riescono a fare i dipendenti dotati di spiccate capacità di problem solving: affrontano sfide, problemi e ostacoli più facilmente, spesso applicando il pensiero critico per esaminare le situazioni in modo logico e razionale.

Questa abilità è altamente apprezzata perché mitiga i rischi in azienda, promuove l’innovazione e apre la strada al miglioramento continuo sul posto di lavoro.

Capacità di lavorare in team

Il lavoro di squadra è una delle soft skills che molti responsabili delle risorse umane cercano nei candidati durante i colloqui. In ambito aziendale, la capacità di lavorare in team implica l’attitudine dell’individuo al collaborare serenamente con gli altri per raggiungere un obiettivo comune e include altre soft skills secondarie, tra cui:

  • Gestione dei conflitti;
  • Capacità di comunicazione;
  • Empatia;
  • Mentoring e coaching;
  • Networking.

Quest’attitudine alla comunicazione e alla collaborazione permette anche di creare un ambiente di lavoro sano in azienda e una cultura organizzativa in cui vengono espressi chiaramente diritti e doveri e dove tutti vengono ascoltati e compresi.

Abilità di negoziazione

Soft skill: abilità di negoziazione

Fino a questo momento, nella lista abbiamo visto delle soft skills che danno benefici all’interno dell’organizzazione. Non tutte le competenze trasversali, però, sono così: alcune, si manifestano anche nel mondo esterno.

Le capacità di negoziazione, ad esempio, permettono ai dipendenti sia di risolvere e mitigare i conflitti interni in azienda, sia di raggiungere accordi reciprocamente vantaggiosi con clienti, fornitori e altre parti esterne.

Le abilità di negoziazione implicano un elevato livello di comunicazione per giungere a una soluzione che venga accettata da tutte le parti coinvolte. Un abile negoziatore può costruire relazioni, risolvere i conflitti e raggiungere gli obiettivi che si prefigge.

Capacità di leadership

Le abilità di leadership includono la capacità di guidare e motivare il proprio team e i propri colleghi, stabilire obiettivi e prendere decisioni volte al loro raggiungimento. Una leadership efficace è essenziale in qualsiasi ambito lavorativo, poiché può avere un impatto sulle prestazioni e sulla produttività in azienda.

Come suggerisce il termine stesso, la leadership implica delegare mansioni in modo efficace, motivare le persone con cui si lavora, comunicare in modo chiaro e ispirare gli altri a seguire il proprio esempio.

Gestione del tempo

Le giornate durano 24 ore per tutti, eppure ci sono persone che riescono a gestire il proprio tempo in modo da farlo fruttare al massimo. Le capacità di time management (gestione del tempo) permettono alla persona di stabilire priorità, pianificare i giorni, le settimane o, addirittura, i mesi, organizzare il lavoro e distribuire il tempo tra diverse attività.

Queste competenze trasversali aiutano ad aumentare la produttività, rispettare le scadenze, favorire la concentrazione e l’organizzazione del lavoro e, addirittura, la gestione dello stress e soft skills simili.

Cos’hanno in comune queste soft skills?

Leggendo questa lista di competenze trasversali avrai sicuramente notato che sono tutte concatenate fra loro. Il problem solving richiede sicuramente una buona dose di pensiero critico, così come il problem solving è una delle soft skills che caratterizza un buon leader.

Per avere capacità di negoziazione bisogna disporre di ottime abilità di comunicazione che, tra le altre cose, stanno anche alla base della capacità di lavorare in gruppo con successo.

In azienda come nella vita, le soft skills dipendono spesso l’una dall’altra e possono essere sviluppate e coltivate insieme.

Soft skills: esempi di formazione in azienda

Ora che abbiamo visto alcuni esempi di soft skills, non è rimasto alcun dubbio: proprio come le competenze tecniche, la maggior parte delle soft skills può essere acquisita e sviluppata attraverso percorsi di formazione specifica e sottoposta a valutazione da parte di esperti del settore.

Alcuni scelgono di dedicare interi corsi di formazione esclusivamente alle soft skills, altri di aggiungere delle sezioni pertinenti sulle soft skills ai contenuti dei corsi esistenti. La differenza tra i due metodi dipende dagli obiettivi, dal livello di preparazione dell’istruttore, dal modello che segue e dalle capacità già possedute da candidati, neoassunti o dipendenti.

In termini di metodi di distribuzione, prendi in considerazione l’utilizzo di alcune delle opzioni presentate qui sotto:

1. Coaching/mentoring

Esempi di soft skills: coaching

Se identifichi un collaboratore che ha bisogno di sviluppare una specifica soft skill come, ad esempio, la leadership, potresti valutare l’idea di introdurre un mentore o un coach e creare un percorso formativo specifico e su misura.

Generalmente, nel mondo del lavoro, il coaching implica l’affiancamento con il dipendente per identificare gli obiettivi di crescita, definire le opportunità di sviluppo e ottenere performance migliori.

Ecco come funziona questo approccio alle soft skills in azienda. Un coach identifica i problemi e gli obiettivi dei dipendenti, stila una lista delle competenze e delle capacità che possiedono, i loro punti di forza e, naturalmente, quelli di debolezza.

Ad esempio, può risultare che alcuni dipendenti non hanno la capacità di comunicare in modo chiaro con il personale che supervisionano. In un caso simile, il coach crea una strategia di sviluppo e fornisce a questi dipendenti un percorso chiaro da seguire per poter migliorare le proprie capacità comunicative e avere successo sul lavoro.

Quando il dipendente intraprende il percorso per implementare questa strategia, viene supportato da un formatore che offre consigli e feedback fruibili, fa richieste, monitora lo sviluppo delle capacità e delle soft skills. Il coaching/mentoring è particolarmente efficace nella trasmissione di soft skills come, ad esempio, le capacità di comunicazione e leadership.

2. Workshop interattivi dal vivo

Se desideri formare un intero gruppo di dipendenti su soft skills specifiche, puoi organizzare dei laboratori o workshop in presenza. Ognuno di questi ha una finalità concreta e pratica e mira a trovare delle risposte ai problemi esistenti.

Mettiamo che tu voglia insegnare al personale del servizio clienti a migliorare la gestione dei conflitti con la clientela in un contesto di lavoro. Puoi preparare degli scenari con simulazioni e dare vita a giochi di ruolo direttamente durante il workshop.

Spiega ai partecipanti cosa sono le soft skills e perché devono essere migliorate. Poi, assegna al supervisore, al datore di lavoro o al responsabile di apprendimento e sviluppo la parte di un cliente contrariato. I dipendenti dovranno provare a risolvere il conflitto mettendo in pratica i consigli e le nozioni che gli vengono dati durante il processo.

A seconda delle loro risposte, il formatore sarà in grado di colmare il divario delle competenze e spingerli nella giusta direzione. Il successo di workshop simili è misurabile immediatamente e fanno curriculum; quindi, molti saranno felici di partecipare!

3. Apprendimento sociale (tra pari)

Elenco di soft skills: apprendimento sociale

Un altro modo efficace per sviluppare le capacità soft skills è quello di impararle e “copiarle” da un’altra persona.

Una ricerca ha dimostrato che esiste uno stretto legame tra il divertimento sul posto di lavoro e l’apprendimento informale. Puoi trarne vantaggio creando progetti di apprendimento su piccola scala che richiedono la collaborazione tra colleghi. In alternativa, puoi organizzare attività di apprendimento sociale di capacità e attività tramite l’uso di app e altri strumenti online.

Ad esempio, puoi aprire un forum dove i colleghi possano discutere delle soft skills sul posto di lavoro o di come sviluppare le proprie capacità e abilità. Avranno un posto in cui fare delle domande e condividere storie di lavoro per ottenere consigli e feedback tra pari.

In questo modo, un dipendente che ha incontrato un cliente particolarmente difficile e che ha messo alla prova la sua pazienza, può condividere l’accaduto sul forum, parlarne con i colleghi e ottenere consigli utili per il futuro.

Alcune aziende decidono di affidare ai dipendenti la gestione di queste piattaforme per rispettarne i diritti alla privacy. In casi simili, i responsabili HR possono inviare richieste di accesso per controllare l’andamento del processo e il successo dell’operazione.

4. Apprendimento online

In un’era in cui Internet fa ormai parte della vita di tutti i giorni, tra gli altri strumenti a disposizione per la formazione, molti scelgono quelli online in modo che i partecipanti possano acquisire le soft skills necessarie in un contesto digitale, seguendo i corsi da casa o in altri luoghi, su qualsiasi dispositivo.

Il mercato è pieno di piattaforme e soluzioni che permettono di farlo. Alcuni decidono di fare come con le lezioni di lingua e acquistare dei corsi sulle soft skills già pronti da LinkedIn Learning o Udemy. Altri, invece, preferiscono gestire e creare i materiali in prima persona per assicurarsi che rispondano appieno alle esigenze aziendali.

Un ottimo modo per risolvere entrambe le questioni e creare corsi sulle soft skills online che abbiano un valore aggiunto reale è usare le simulazioni di dialoghi: sono perfette per migliorare le capacità comunicative in ambiente aziendale e sviluppare altre competenze simili.

A differenza dei corsi di formazione passivi, una simulazione di dialoghi è un’interazione online che simula la conversazione reale con una persona, come un cliente, un componente del team o qualsiasi altra persona interessata. Le simulazioni sono simili agli scenari dei giochi di ruolo che abbiamo visto parlando dei workshop, ma sono automatizzate e non richiedono la partecipazione di altre persone.

Il loro vantaggio principale è che aiutano i dipendenti ad acquisire padronanza delle proprie capacità comunicative senza arrecare rischi all’azienda, fino a quando questi non sono pronti per mettere in pratica la soft skill nel mondo reale, sul posto di lavoro.

Inoltre, a differenza dei laboratori, non è necessario riunire i corsisti in azienda e impiegare molto tempo con attività di pratica individuale. Le simulazioni di dialoghi consentono a decine se non centinaia di professionisti di praticare e sviluppare le proprie abilità lavorative con esempi quando e dove desiderano.

Ecco l’aspetto di una simulazione di dialoghi creata con il toolkit di authoring iSpring Suite:

Soft skills in italiano

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Una delle funzioni chiave di una buona simulazione di dialoghi è l’uso di scenari ramificati in cui ciascuna decisione presa dal dipendente ha delle conseguenze. Ciò fa in modo che tutto funzioni come dovrebbe in una reale comunicazione tra due persone.

Questo processo si trasforma in una vera e propria palestra che allena le capacità e le abilità con esempi tratti dalla vita lavorativa reale. Ciò che viene appreso durante le simulazioni viene poi riproposto sul campo in modo automatico.

Gli strumenti di authoring come iSpring Suite rendono la creazione di simulazioni di dialoghi molto semplice e veloce e consentono di aggiungere gli scenari ramificati in modo semplice, senza il bisogno di affidarsi a una complessa programmazione informatica.

5. Realtà aumentata/virtuale

La realtà aumentata e virtuale può essere un modo molto efficace per sviluppare le capacità e le competenze trasversali (e anche quelle tecniche) dei dipendenti.

Questi strumenti consentono a ogni azienda di replicare efficacemente gli scenari realistici che i dipendenti potrebbero dover affrontare sul lavoro e formarli su quali siano i modi migliori di reagire in certe situazioni.

A differenza delle simulazioni precedenti, però, l’azione avviene in un mondo virtuale.

Ad esempio, puoi replicare degli scenari in cui un dipendente deve rispondere con empatia a un collega che ha delle difficoltà personali nella vita privata. Puoi anche creare una situazione in cui un manager deve dare un feedback importante al proprio team e altre situazioni stressanti.

Un ottimo esempio di formazione in realtà virtuale per le soft skills è il programma “CoPilot” sviluppato da Talespin.

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La piattaforma CoPilot di Talespin consente di usare persone virtuali dotate di intelligenza sociale ed emotiva e basate sull’intelligenza artificiale per trasmettere le competenze interpersonali.

Lo sviluppo delle competenze soft skills online

Ora che conosci le soft skills e sai cosa sono, ti starai chiedendo qual è il modo più rapido e facile per svilupparle online. Vediamo insieme questo rapido processo, passo dopo passo.

Passo 1. Prepara il lavoro

Questo passaggio dipende dal tipo di software e di metodologia che decidi di usare. Devi identificare i tuoi obiettivi formativi e definire gli argomenti da trattare nel corso.

Fatto ciò, decidi in che modo trasformare la tua visione in realtà, cioè a quale strumento di authoring affidarti.

Passo 2. Crea il corso

Questa parte del processo dipende dalla soft skill che vuoi sviluppare, dal tipo di corso di formazione che vuoi creare e dal software che hai scelto.

Gli strumenti e-learning di creazione rapida come iSpring Suite sono l’ideale per creare corsi basati su diapositive, quiz, video tutorial e le simulazioni di dialoghi che abbiamo visto sopra. Lo strumento giusto fa davvero la differenza.

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Passo 3. Distribuisci il corso

Finito di creare il tuo corso incentrato su una delle competenze soft, il passo successivo è decidere come pubblicarlo e condividerlo.

La maggior parte delle organizzazioni preferisce erogare i propri materiali attraverso un software LMS come iSpring Learn che consente il tracciamento di risultati e stati di completamento e offre la flessibilità di poter usare qualsiasi formato e-learning si desideri.

In alternativa, si possono anche pubblicare i corsi su un sito Internet o una rete Intranet aziendale, oppure inviarli ai dipendenti via e-mail.

Riflessioni conclusive

Ed eccoci giunti al termine del nostro articolo sulla formazione sulle soft skills. La tua organizzazione offre ai suoi dipendenti dei programmi di sviluppo per una capacità in particolare? Se sì, quali metodi usate per erogare i corsi e quanto sono efficaci?

Ci piacerebbe conoscere la tua opinione nella sezione commenti. Inoltre, vogliamo darti la possibilità di iniziare subito a formare i dipendenti sulle soft skills con esempi e simulazioni di situazioni e dialoghi online.

Richiedi subito una demo senza impegno per scoprire come usare il nostro strumento per lo sviluppo delle soft skill e scarica ora la versione di prova completa di 14 giorni di iSpring Suite.

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