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Quando segui un corso eLearning o guardi un video formativo, sappi che dietro a tutto questo si cela un professionista della formazione: l’instructional designer. Potrebbe anche trattarsi del formatore che vedi sullo schermo. Buona parte del processo di sviluppo di un corso ricade sulle spalle di un digital instructional designer.

Diventare un progettista della formazione è un percorso lungo. Se hai la passione e la spinta per studiare e fare pratica, ecco cosa sapere su instructional design o learning design. Abbiamo chiesto ad alcuni professionisti dell’eLearning di condividere degli approfondimenti per metterti sulla buona strada e aiutarti a capire come diventare instructional designer.

Puoi sempre aggiungere questo articolo al segnalibro e tornare in seguito per più approfondimenti sul ruolo di instructional designer.

Instructional designer: chi è

Se hai degli amici al di fuori del mondo dell’eLearning è molto probabile che ti chiedano quale sia la definizione di instructional designer. Ecco la risposta che puoi dare loro: un eLearning instructional designer, o progettista della formazione eLearning in italiano, è un professionista che raccoglie le informazioni dagli esperti in materia (subject matter experts, SME) e crea esperienze di apprendimento coinvolgenti ed efficaci.

Allora i tuoi amici potrebbero dire: “Va bene ma cosa fanno esattamente questi esperti del designer learning?”

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Instructional design: cos’è

Alla domanda l’instructional design cos’è possiamo rispondere brevemente che è un processo di “architettura” delle esperienze di eLearning da non confondersi con l’insegnamento. Nonostante ci siano diverse sovrapposizioni tra il ruolo di progettista della formazione e quello di formatore, l’instructional design è un processo che inizia molto prima che si svolga l’insegnamento vero e proprio e non riguarda solo i contenuti formativi.

L’obiettivo dell’instructional design è quello di determinare il modo più accattivante e gradevole di offrire dei contenuti didattici. È l’arte di disegnare esperienze di apprendimento efficaci e coinvolgenti e si occupa di come apprendono le persone.

Di conseguenza, è fondamentale nella progettazione didattica online valutare le attitudini del proprio pubblico, i divari nella conoscenza e gli obiettivi formativi. Per poter raggiungere queste finalità, gli instructional designer assumono un vasto repertorio di ruoli e responsabilità, come questi di seguito, ma non si limitano solo a questo:

  • Lavorare insieme agli esperti in materia, SME (dall’inglese subject matter experts), per valutare e definire i bisogni formativi del pubblico mirato.
  • Definire obiettivi formativi chiari e fattibili e produrre contenuti convincenti in linea con questi.
  • Concettualizzare e disegnare la grafica dei contenuti formativi, degli elementi multimediali, dell’interfaccia utente e del prodotto finale.
  • Analizzare e applicare i principi, le tendenze e le buone pratiche associate all’instructional design e alle tecnologie dell’apprendimento.
  • Sviluppare esercizi, compiti e valutazioni per massimizzare il potenziale di apprendimento degli studenti.
  • Sviluppare materiali formativi e risorse di supporto per il corso che incorporano elementi multimediali in vari formati (ad es. audio, video, screencast, gamification, scenari, simulazioni).
  • Ideare diversi metodi di valutazione dei corsi, inclusi quiz, test e indagini, per valutare l’efficacia di ogni contenuto formativo.

Cosa fanno gli instructional designer

L’instructional design è l’arte e la scienza di creare esperienze di apprendimento che aiutino le persone ad acquisire le competenze di cui hanno bisogno. L’obiettivo del progettista della formazione è quello di identificare i divari a livello di conoscenza e competenze e trovare il modo più potente per colmarli, che sia con corsi online, giochi o video formativi.

Gli instructional designer devono essere esperti sia di come le persone imparano sia di come creare contenuti formativi per la didattica online usando la tecnologia. Inoltre, gli instructional designer devono essere in grado di usare gli strumenti di authoring e altri learning designer software per creare ed erogare materiali formativi accattivanti e rendere la formazione più veloce, più semplice e più efficace.

I ruoli e le responsabilità di un instructional designer sono piuttosto vari. Includono:

  • Definire obiettivi formativi chiari e creare contenuti convincenti in linea con questi.
  • Interagire con gli esperti in materia (SME) per raccogliere le informazioni in base alle esigenze degli studenti.
  • Creare uno storyboard dettagliato sull’aspetto che dovrà avere un corso online e sulle interazioni da includere.
  • Realizzare corsi online con uno strumento di authoring per l’apprendimento e l’acquisizione di competenze, sviluppare test e compiti per realizzare verifiche della conoscenza e valutare l’efficacia dei corsi di formazione.
  • Creare materiali formativi di supporto per i corsi che includono elementi multimediali come audio, video, screencast e gamification.

Se vuoi diventare un instructional designer, sappi che le specificità del tuo ruolo dipenderanno da almeno due fattori:

  • Il campo in cui opererai (aziendale, istruzione superiore, pubblica amministrazione, enti no profit) in qualità di instructional designer.
  • Il tuo impegno a tempo pieno, part time o come instructional designer freelance.

Vediamo in dettaglio ciascuno dei fattori che influenzano il tuo ruolo di instructional designer.

Specificità dell’instructional design in diversi ambiti

Oggi tutti hanno bisogno di corsi di formazione online: piccole aziende, grandi aziende, università, organizzazioni no profit. Questi settori presentano delle similitudini e delle differenze. Dai un’occhiata a questa tabella per farti un’idea generale delle specificità della progettazione della didattica e del ruolo dell’instructional designer in ogni ambito:

 AziendaleIstruzione superioreEnti governativiSenza scopo di lucro
Chi saranno i tuoi studentiDipendenti, partner, clientiStudentiPersonale di enti pubblici e militariMembri del direttivo, staff, volontari, donatori
Quali contenuti eLearning progetteraiOnboarding, corsi di formazione sulla conformità, corsi di formazione sulle competenze tecniche, corsi di formazione sulle competenze trasversali, corsi di formazione sui prodottiPer lo più corsi in presenza convertiti nel formato online, corsi su materie accademicheOrientamento, formazione su competenze tecniche e trasversali, ecc.Corsi di raccolta fondi, scrittura progetti, rendicontazione, formazione sulla governance e altro ancora
Stipendio medio86.327 €62.068 €85.478 €78.025 €
Maggiori vantaggi nel lavorare in questo ambitoStipendio altoConciliazione vita-lavoroProgetti interessanti che coinvolgono molte personeProgetti impegnativi orientati al bene della società
Maggiori svantaggi nel lavorare in questo ambitoPossibilità di fare straordinariOpportunità di carriera limitateBurocrazia e gerarchiaOpportunità di carriera limitate

Instructional designer a tempo pieno vs. instructional designer a tempo parziale

Oltre a decidere in quale ambito vorresti lavorare come instructional designer, dovresti anche stabilite in che modo vuoi lavorare. Puoi essere un libero professionista oppure lavorare come designer per l’azienda con cui collabori full time (oppure part time). Vediamo le specificità di queste tipologie di lavoro come instructional designer con i loro pro e contro.

Instructional designer a tempo pieno

Un lavoro full time è ciò che molti progettisti della formazione cercano quando muovono i primi passi in questo settore. Questa soluzione potrebbe essere rassicurante perché in qualità di instructional designer ti focalizzi solo sulle esperienze di apprendimento per dipendenti o studenti, mentre tutte le altre responsabilità legate al lavoro sono in capo ad altri dipartimenti.

Tuttavia, come instructional designer dipendente potresti essere piuttosto limitato nella scelta degli argomenti dei progetti eLearning, degli strumenti per sviluppare i contenuti formativi e altro ancora.

Pro

  • Stabilità
  • Solo responsabilità di instructional design per un corso
  • La spesa per gli strumenti di eLearning viene sostenuta dall’azienda

Contro

  • I principianti con poca esperienza potrebbero ricevere uno stipendio piuttosto basso
  • Nessuna possibilità di scegliere i progetti formativi
  • Orari di lavoro ferrei

Instructional designer freelance

Un progettista della didattica autonomo gode di maggiore libertà perché può scegliere quando e dove lavorare, quali progetti formativi accettare, quali strumenti usare e molto altro. Eppure, qualunque lavoro freelance può rivelarsi piuttosto spinoso, incluso quello di instructional designer. Nonostante tu abbia il pieno controllo sul tuo lavoro e prenda solo progetti di cui sei entusiasta, non sempre questo succede, soprattutto se sei un principiante.

Potrebbero non esserci abbastanza progetti interessanti e in grado di farti guadagnare un reddito accettabile. Quindi, ti troveresti a dover lavorare a corsi meno entusiasmanti del previsto e dover fare del lavoro extra per poter mandare avanti la tua attività di instructional designer (marketing, tasse, gestione, negoziazioni ecc.).

Pro

  • La libertà di scegliere i progetti di instructional design, quando e dove lavorare, quali strumenti usare ecc.
  • Potenzialmente un reddito più alto
  • Indipendenza

Contro

  • Compiti extra
  • Instabilità

Come diventare un instructional designer

Ci sono quattro percorsi principali per diventare un progettista della formazione o instructional designer: il percorso diretto, il passaggio dall’insegnamento, il passaggio da un ruolo nell’amministrazione scolastica e il passaggio da una sfera non legata all’istruzione e alla formazione. Diamo un’occhiata a ciascuno dei percorsi che conducono all’instructional design.

Percorso diretto

Il percorso diretto verso il ruolo di instructional designer è per le persone che vogliono entrare nel mondo dell’eLearning direttamente dopo la laurea.

Ciò che devi tenere a mente è che, a differenza di insegnanti, personale amministrativo scolastico e altri professionisti, non hai ancora alcuna esperienza professionale in qualità di instructional designer. Quindi, la cosa migliore è fare esperienza come progettista di corsi online mentre studi all’università.

Passaggio dall’insegnamento

Gli insegnanti e i professori universitari hanno molta esperienza nella didattica, conoscono modelli, strategie pedagogiche e molto altro. Nel mondo dell’instructional design tutto questo, però, potrebbe essere sia un grande vantaggio sia un limite. L’instructional design è diverso dall’insegnamento tradizionale. Ci sono studenti, strumenti e modelli diversi ed è diverso anche il tuo ruolo in qualità di instructional designer. È importante esserne consapevoli, acquisire nuove conoscenze e competenze e adattare la tua esperienza e conoscenza pregressa alla tua nuova professione di instructional designer.

Passaggio da un ruolo nell’amministrazione scolastica

L’amministrazione scolastica potrebbe offrirti un ottimo punto di partenza per diventare instructional designer, specialmente se cerchi lavoro come freelance. Hai già le competenze organizzative necessarie, come la capacità di gestire gli studenti e il programma scolastico, tutte cose che alcuni specialisti dell’eLearning potrebbero trovare complicate. Tuttavia, per essere un progettista di corsi online, dovrai studiare la teoria dell’instructional design e aggiornare le tue competenze di progettazione didattica.

Passaggio dalla sfera non legata all’istruzione e alla formazione

Il fatto che tu non abbia precedenti esperienze di insegnamento potrebbe essere un vantaggio per diventare un instructional designer. Innanzitutto, non confonderai le competenze e conoscenze didattiche con quelle di instructional design: sei come un foglio bianco che puoi riempire solo con le informazioni rilevanti.

Inoltre, è probabile che tu abbia lavorato in un altro ambito, il che ti rende un esperto in un settore specifico. Quindi, puoi diventare un progettista della formazione specializzato in una certa sfera. Mettiamo che lavorassi in ambito automobilistico. Immagina quanto saresti favorito rispetto ad altri progettisti della formazione che non hanno questa esperienza e si candidano al ruolo di instructional designer presso la Mercedes o la Volkswagen. Studia la teoria e la pratica dell’ID, fai rete e andrai alla grande.

Qualunque sia il tuo percorso, seguire questi consigli ti sarà di grande aiuto:

Passo 1. Studia modelli, teorie e strategie di instructional design

Diciamo che hai appena capito che il tuo sogno è quello di diventare un instructional designer e che vorresti che si avverasse il prima possibile. La prima cosa che devi fare è imparare le basi dell’eLearning, studiare i modelli, le teorie e le strategie di instructional design e ottenere delle certificazioni per provare le tue competenze. Ci sono due modi di base per farlo: un programma di studio universitario e corsi non accademici per instructional designer.

I migliori programmi universitari per instructional designer

Dai un’occhiata a questi cinque corsi universitari. Sono tutti incentrati su approcci innovativi all’eLearning e alle moderne tecnologie, metodologie e tecniche di instructional design.

  1. Indiana University Bloomington: Instructional Systems Technology
  2. Florida State University: Instructional Systems and Learning Technologies
  3. University of Georgia: Educational Psychology
  4. Purdue University: Learning Design and Technology
  5. Michigan State University: Educational Psychology and Technology

I migliori corsi di instructional design

Se non te la senti di iscriverti a un vero master universitario, puoi sempre seguire un corso online per instructional designer. Abbiamo raccolto quattro grandiosi corsi di instructional design che dovresti tenere sott’occhio.

  1. IDOL Courses (Instructional Design Academy)
  2. Instructional Design Certificate – 4 corsi (University of Wisconsin-Stout)
  3. Learning Design and Technology Graduate Certificate (Harvard Extension School)
  4. MicroMasters Program in Instructional Design and Technology (University of Maryland)
  5. Learning to Teach Online (Coursera)

Modelli di instructional design

Per quelli che vogliono studiare la teoria dell’instructional design da autodidatti, abbiamo preparato delle informazioni di base su vari modelli di ID. Eccoli qui:

Modello ADDIE

Il primo strumento pratico di progettazione che dovresti avere nel tuo arsenale dell’eLearning è il modello ADDIE.

Modello ADDIE per instructional designer

Il modello ADDIE è in circolazione dagli anni ‘70 e affronta le cinque fasi che ogni progetto eLearning segue (e che danno anche origine all’acronimo in inglese). Le fasi sono:

  • Analisi (Analysis). Nella fase di analisi devi chiarire almeno due cose. Chi sono i beneficiari del corso e cosa dovrebbero sapere o essere in grado di fare al termine del percorso formativo.
  • Progettazione (Design). Dopo aver capito chi formerai e quali conoscenze dovrebbero acquisire al termine del corso di formazione, devi capire come farlo. Quali metodi di instructional design, attività, contenuti formativi e risorse multimediali dovrai usare per creare un’esperienza di apprendimento da urlo?
  • Sviluppo (Development). Arriva il momento di tradurre tutto questo in realtà. Devi creare uno storyboard per il testo, disegnare grafici, produrre video e sviluppare le interazioni dell’apprendimento stabilite nella fase di progettazione. Poi, raccogli tutti i contenuti formativi e inizia a realizzare il corso. Questa fase può essere impegnativa e lunga, ma gli strumenti di authoring possono renderti il lavoro più facile e veloce.
  • Realizzazione (Implementation). Questa è la fase in cui il corso viene messo online. Dato che è pronto, puoi condividerlo con i tuoi studenti. Per esempio, puoi erogare il corso direttamente nella piattaforma LMS che usano.
  • Valutazione (Evaluation). Poiché la valutazione può migliorare ulteriormente il training, è fondamentale raccogliere il feedback degli studenti. Devi scoprire cosa funziona bene e cosa dovrebbe essere migliorato nel tuo corso di formazione.

SAM (Successive Approximations Model)

Il modello delle approssimazioni successive, SAM, è un modello di instructional design più recente creato dal pioniere dell’eLearning Michael Allen. È stato pensato per aiutare gli instructional designer a progettare esperienze di apprendimento sensate, memorabili e motivazionali.

Il modello SAM è un’alternativa al modello ADDIE e mira a correggere alcune limitazioni del precedente sistema. La maggiore differenza è probabilmente che con il modello SAM c’è più creatività e libertà nel processo di creazione di un progetto, mentre ADDIE ha una struttura rigida da seguire in ogni singolo passaggio. Ecco come potrai creare il tuo progetto eLearning se scegli il modello SAM:

Modello di instructional design SAM (Successive Approximations Model)
  • Fase di preparazione

Raccogli le informazioni di contesto sulle conoscenze pregresse degli studenti, i loro punti di forza e debolezza e altri fattori. Fai un brainstorming delle idee su ogni aspetto del tuo progetto di instructional design. Alla fine di questa fase devi aver trovato un design potenziale per ogni area di contenuto.

  • Fase di progettazione iterativa

Progetta e prototipa il tuo progetto e invialo ad altre persone per la revisione. A seconda del feedback ricevuto, aggiusta i punti deboli del tuo corso di formazione.

  • Fase di sviluppo iterativa

Termina il tuo corso online e implementalo. Raccogli il feedback dai tuoi studenti, valuta il programma formativo e aggiusta gli errori, se necessario, tornando alla fase di sviluppo iterativa.

I nove eventi della formazione di Gagné

I nove eventi della formazione di Gagné, se usati insieme, formano la cornice per un processo di apprendimento di successo. L’idea è che quando completi ciascun passaggio i tuoi studenti sono potenzialmente più coinvolti nell’apprendimento e, di conseguenza, assimilano le nuove conoscenze e competenze. Tieni in considerazione questi eventi nella progettazione di un corso eLearning:

I nove eventi della formazione di Gagné

Il modello di valutazione della formazione a quattro livelli di Kirkpatrick

Don Kirkpatrick suggerisce 4 livelli di valutazione della formazione: reazione, apprendimento, impatto e risultati.

Il modello di valutazione della formazione a quattro livelli di Kirkpatrick

Ecco cosa fare se decidi di valutare il tuo corso con questo modello:

Livello 1: reazione

Raccogli il feedback degli studenti del corso.

Livello 2: apprendimento

Misura il livello di conoscenze nuove acquisite dagli studenti grazie al tuo corso.

Livello 3: impatto

Valuta quanto è cambiato il comportamento di un dipendente dopo il programma formativo.

Livello 4: risultati

Analizza la quantità, l’efficienza, la produttività e le classifiche di soddisfazione dei clienti per valutare l’impatto generale del tuo corso sull’organizzazione.

La tassonomia di Bloom rivisitata

La tassonomia di Bloom originale includeva 6 categorie:

  • Conoscenza
  • Comprensione
  • Applicazione
  • Analisi
  • Sintesi
  • Valutazione

Tuttavia, nel 2001 un gruppo di psicologi cognitivisti e specialisti dell’educazione ha proposto una revisione di questa tassonomia che si è rivelata più efficace. Invece dei sostantivi usati da Benjamin Bloom, hanno usato delle azioni – verbi – che descrivono il processo cognitivo di uno studente. Hanno anche modificato la sequenza e sostituito la categoria “Sintesi” con il passaggio “Crea”. Eccolo qui:

La tassonomia di Bloom rivisitata1. Ricorda

Ricorda fatti e concetti base.

Definisci, duplica, elenca, memorizza, ripeti, afferma.

2. Comprendi

Spiega idee o concetti.

Descrivi, discuti, spiega, identifica, localizza, riconosci, riporta, seleziona, traduci.

3. Applica

Usa le informazioni in situazioni nuove.

Esegui, realizza, risolvi, usa, dimostra, interpreta, opera, pianifica, fai una bozza.

4. Analizza

Stabilisci connessioni tra idee.

Differenzia, organizza, relaziona, compara, confronta, distingui, esamina, esperimenta, domanda, testa.

5. Valuta

Giustifica una posizione o una decisione.

Valuta, discuti, difendi, giudica, seleziona, supporta, valuta, critica, pesa.

6. Crea

Produci un lavoro originale.

Progetta, assembla, costruisci, ipotizza, sviluppa, formula, realizza.

Modello Waterfall

Il modello Waterfall o modello a cascata è un adattamento lineare sequenziale del modello ADDIE e include questi 6 passaggi: studio di fattibilità, analisi, progettazione, realizzazione, test e manutenzione.

Modello Waterfall

Questo modello si basa sull’idea che ogni passaggio successivo sia più semplice del precedente, come succede con le cascate: l’acqua scende sempre più velocemente fino a quando non tocca il suolo. Lo sviluppo di un corso di formazione procede rapidamente perché una volta terminato un passaggio non dovrai più ritornarci, quindi non sprecherai tempo a riesaminare i contenuti formativi, gli elementi visivi e altri componenti del progetto. Tuttavia, ciò potrebbe influire sulla qualità generale del corso.

I principi dell’istruzione di Merrill

David Merrill ha indicato 5 principi di instructional design che dovrebbero consentire di creare esperienze di apprendimento davvero efficaci:

I principi dell’istruzione di Merrill

Principio 1: incentrato su un problema

Coinvolgi gli studenti del corso facendo in modo che risolvano problemi legati al mondo reale:

  • Mostra un esempio di un compito che gli studenti devono eseguire.
  • Assicurati che gli studenti comprendano cosa andranno a fare e siano interessati al compito.
  • Fornisci agli utenti un problema base, poi presenta loro un problema complesso della vita reale da risolvere.

Principio 2: attivazione

Attiva le conoscenze pregresse degli studenti e usale come fondamenta per le nuove conoscenze. Fai domande agli studenti sulle loro conoscenze ed esperienze pertinenti e proponi esempi e compiti che si collegano sia a queste esperienze sia alle nuove informazioni.

Principio 3: dimostrazione

Gli studenti devono vedere il quadro generale: obiettivi formativi, esempi di applicazione delle nuove conoscenze ecc. Il tuo compito è mostrare tutto questo usando strumenti di instructional design coinvolgenti.

Principio 4: applicazione

Lascia che gli studenti applichino ciò che hanno imparato. Metti a disposizione la tua guida su come usare le nuove conoscenze e competenze e dai agli studenti la possibilità di metterle in pratica.

Principio 5: integrazione

Aiuta gli studenti a integrare le nuove conoscenze nel proprio mondo. Per farlo, lascia che gli studenti dimostrino agli altri le nuove competenze e che ci riflettano. Incoraggia inoltre gli studenti a trasferire nelle proprie vite ciò che hanno appresso durante il corso.

AGILE

AGILE è un altro modello di sviluppo di corsi per instuctional designer che si focalizza su un modulo eLearning alla volta. Puoi passare a un novo modulo solo quando hai terminato il precedente. Ne consegue un corso di qualità superiore perché presti molta più attenzione ai dettagli in ogni segmento.

Modello AGILE

Quindi, ecco cosa dovresti fare secondo il modello AGILE:

Allinea

Imposta finalità e obiettivi formativi.

Preparati

Pianifica in che modo svilupperai il tuo progetto eLearning.

Itera e realizza

Sviluppa il progetto seguendo il piano.

Implementa

Testa il modulo.

Valuta

Raccogli il feedback, analizza e valuta il modulo. Risolvi eventuali problemi.

Passo 2. Esplora la psicologia dietro ai comportamenti di apprendimento

Se vuoi offrire buone conoscenze e competenze, nonché mantenere motivati e coinvolgere i tuoi studenti, devi riuscire a capirli. Scopri come assimilano le informazioni, cosa li spinge a ottenere risultati di apprendimento migliori e, al contrario, cosa li distrae. Questi aspetti sono fondamentali per un instructional designer.

Se vuoi promuovere la formazione sul posto di lavoro, inizia a esplorare la psicologia e i comportamenti dello studente adulto medio. Naturalmente, non esiste un unico approccio che funziona con tutti, ma ci sono alcuni aspetti generici comuni a tutte le persone che dovresti conoscere:

  • Gli studenti adulti si portano un bagaglio di esperienze durante l’apprendimento e vogliono far sentire la propria voce.
  • Imparano meglio quando c’è la possibilità di riflettere in autonomia e interiorizzare l’apprendimento.
  • Non hanno l’abitudine di essere guidati nella didattica e vogliono essere rispettati per la propria esperienza. Potenzialmente, vogliono contribuire all’ambiente di apprendimento con la propria esperienza e saggezza, invece di limitarsi ad assorbire i contenuti formativi.
  • Gli studenti adulti hanno bisogno di uno scopo e della motivazione per apprendere. Imparare un framework potrebbe rendere un processo più efficiente e/o aiutare a raggiungere degli obiettivi che possono spaziare da una conquista personale al miglioramento nel proprio ruolo lavorativo o persino alla preparazione per un nuovo ruolo.
  • Gli adulti desiderano che le proprie idee ed esigenze formative siano inglobate nel processo; insomma, vogliono essere coinvolti nei corsi di formazione.
  • Molti adulti amano l’autoformazione, il che vuol dire che preferiscono imparare in modo autonomo in un ambiente autodiretto.
  • Durante la giornata non hanno molto tempo extra a disposizione e preferiscono pillole/noccioline di apprendimento (microlearning) e didattica personalizzata. Sono più motivati nell’apprendere se ottengono vantaggi immediati completando i corsi di formazione velocemente.

Per esaminare più a fondo il modo in cui gli adulti apprendono, puoi esplorare le teorie esistenti sulla formazione per adulti tra cui troviamo l’apprendimento trasformativo, esperienziale, individualizzato (centrico) e l’andragogia.

Passo 3. Scegli gli strumenti di eLearning per l’attuale utilizzo specifico

Ora hai ricevuto le informazioni basilari sulla teoria dell’instuctional design. Se vuoi proseguire il tuo percorso professionale come instructional designer, devi acquisire alcune competenze tecniche. Puoi iniziare studiando l’elenco di 50 e più strumenti per instructional designer. Naturalmente, non ti occorreranno tutti, ma potrai scegliere uno o più strumenti per i tuoi compiti attuali.

Per esempio, potresti provare iSpring Suite. È un toolkit per la creazione di corsi che ti consente di realizzare corsi interattivi contenenti diversi tipi di contenuti eLearning, velocemente e facilmente. Puoi arricchire le tue diapositive con testi e attività trascina e rilascia, aggiungere narrazioni video e audio, realizzare simulazioni di dialoghi realistiche e registrare e ottimizzare screencast e video formativi con lo studio video integrato.

Prova questa demo di eLearning per vedere l’aspetto di un corso creato con iSpring Suite:

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Passo 4. Realizza degli esempi di eLearning e crea un portafoglio di ID

Il successivo passo importante da compiere è iniziare a fare pratica in qualità di instructional designer. Forte di tutte le conoscenze teoriche necessarie e uno strumento di authoring, puoi iniziare a creare esempi di corsi online. E perché non inserire alcuni di questi lavori nel tuo curriculum vitae?

Avere un buon portafoglio da instructional designer è il modo più veloce per ottenere il lavoro dei tuoi sogni. Fornirà ai potenziali datori di lavoro una panoramica delle tue competenze, dei tuoi titoli di studio, delle tue abilità creative ed esperienza in materia. Dai un’occhiata ad alcuni consigli da parte di Christy Tucker, consulente di progettazione di esperienze di apprendimento e titolare di Syniad Learning, LLC.

Consigli per creare esempi di eLearning

  • Sii breve. La maggior parte dei potenziali datori di lavoro non è disposta a guardare un modulo di 30 minuti. Includi solo un estratto interessante che può essere valutato in meno di 5 minuti. Un esempio può contenere solo un paio di diapositive o persino una sola interazione che metta in mostra le tue competenze di instructional designer.
  • Scegli un argomento che conosci o che puoi cercare online. Argomenti come la gestione del tempo, la gestione delle obiezioni di un cliente o le dimostrazioni di software non richiedono molte conoscenze specializzate. Gli argomenti legati alla formazione sul posto di lavoro sono più efficaci come esempi di portafoglio rispetto ad argomenti eccessivamente banali come “come fare un panino”.
  • Non concentrarti solo sugli elementi visivi e sulle interazioni. Pensa agli obiettivi formativi e metti in mostra le tue competenze di instructional designer e non vistose competenze di sviluppo.

Consigli per creare un portafoglio di instructional design

  • Includi degli esempi di eLearning con descrizioni. Descrivi il tuo processo e spiega perché hai scelto un certo approccio.
  • Focalizzati su ciò che vuoi fare. Per esempio, se ami creare corsi di formazione sui software, includi delle simulazioni di software e brevi guide di riferimento.
  • Menziona solo le informazioni rilevanti. Se non sopporti di lavorare con uno strumento in particolare, non includere quegli esempi di lavori nel tuo portafoglio. Inoltre, un instructional designer che vuole sviluppare corsi di formazione aziendale dovrebbe evitare gli esempi che mirano ai bambini e aggiungere lavori rilevanti per gli adulti.
  • Crea il tuo sito web personale. Naturalmente, puoi usare diversi siti per creare portafogli, ma in base alla mia esperienza la soluzione ideale è un sito web con un dominio personalizzato. Quando sei il proprietario del tuo sito web, mantieni il pieno controllo: che aspetto avrà e cosa includere.

Passo 5. Impara dalle esperienze di altri instructional designer

Un altro pezzo importante di questo puzzle è il fattore umano. Per diventare un buon instructional designer e sviluppare continuamente la tua professione, devi imparare da quelli che hanno fatto un percorso simile e sono diventati i migliori.

Passo 6. Preparati per un colloquio di lavoro

A un certo punto dovrai andare a un colloquio di lavoro dove un reclutatore deciderà se sei la risorsa adatta in base alle tue risposte. Per questo devi essere preparato. Ecco le informazioni che un reclutatore ha bisogno di avere sulle tue doti di instructional designer:

  • Se conosci le teorie, i modelli e le strategie di instructional design e sei in grado di applicarle.
  • Quali sono le tue esperienze lavorative come instructional designer (se ne hai).
  • Quali strumenti sai usare.
  • Quanto a fondo comprendi le specificità dell’azienda e i suoi bisogni formativi.
  • Se sei una persona con cui è piacevole lavorare (le tue competenze comunicative, interpersonali e il generale livello di intelligenza emotiva).

Passo 7. Tieniti al passo con le tendenze di instructional design e eLearning

Un instructional designer dovrebbe sempre rimanere aggiornato su due aspetti: le tendenze nell’instructional design e le tendenze nella tecnologia eLearning. In effetti, è difficile separare questi due aspetti, visto che sono interdipendenti. Tuttavia, il primo riguarda soprattutto gli approcci comuni all’instructional design come l’apprendimento basato su video oppure il mobile learning, mentre il secondo è incentrato sulle tecnologie emergenti come la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale.

Mentre ti tieni informato sulle tendenze di instructional design e eLearning, potresti esplorare nuove aree e competenze da aggiornare e trovare nuovi modi per migliorare ulteriormente le esperienze di apprendimento.

Jeff Dalto, specialista L&D senior presso Convergence Training

Esistono tre fonti di conoscenze “di tendenza” che non dovresti ignorare:

  • Il modo più semplice per farlo è trovare degli esperti di social media, inclusi LinkedIn e Twitter, e tenerti al passo con ciò che postano. 
  • Entra a far parte di organizzazioni professionali per instructional designer come ATD ed eLearning Guild. Seguile sui social media e visita i loro siti web.
  • Partecipa a conferenze nel settore dell’eLearning e della formazione, dove puoi incontrare altri professionisti dell’instructional design. Guarda le loro presentazioni e le demo dei loro prodotti.
  • Crea una “comunità di pratica” con colleghi che la pensano come te o professionisti dell’eLearning nel tuo campo. Partecipa regolarmente a riunioni o webinar per parlare di idee, libri, tendenze e nuovi prodotti e tenerti all’occorrente di quello che succede nel mondo degli instructional designer. 

In tutto questo, prendi con cautela il clamore del marketing e le capacità di seduzione delle novità. Esistono già molti miti infondati sul mondo della formazione e dell’instuctional design a cui si aggiunge spesso l’entusiasmo per le nuove tendenze. 
Quindi, apri la mente ai nuovi trend, ma sempre con un po’ di scetticismo: assicurati che le affermazioni siano in linea con quello che sai sulle modalità di apprendimento delle persone e cerca sempre dei dati a supporto delle nuove tendenze. Ricercatori in ambito formazione come Will Thalheimer (e altri) fanno un ottimo lavoro nell’aiutare a capire cosa è reale e cosa è uno specchietto per le allodole nell’ambito della formazione.


Un percorso di carriera come instructional designer è sicuramente affascinante, ma all’inizio può essere difficile e fuorviante. Ci auguriamo che questa nostra guida ti aiuti ad andare avanti e diventare uno dei migliori nel tuo campo, passo dopo passo.

Buona fortuna!

Lezioni apprese

  • Imparare i diversi modelli e le strategie di instructional design farà da spina dorsale ai tuoi corsi online e ti aiuterà a creare contenuti coinvolgenti.
  • Studiare la psicologia e i comportamenti dello studente adulto ed esplorare le teorie dell’apprendimento ti aiuterà a fornire al tuo pubblico le più utili e memorabili esperienze eLearning.
  • Oltre a conoscere il contesto teorico dell’instructional design, devi acquisire alcune competenze pratiche e scegliere degli strumenti di eLearning che soddisfino i tuoi requisiti.
  • Il portafoglio di instructional design dovrebbe essere incentrato sul particolare tipo di lavoro che vuoi svolgere e includere esempi di eLearning con descrizioni.
  • Seguire alcuni dei migliori blog di instructional designer è un modo efficace per espandere le tue conoscenze nella progettazione della formazione.
  • Mentre ti tieni informato sulle tendenze che riguardano gli instructional designer e l’eLearning, potresti esplorare nuove aree e competenze da aggiornare e trovare nuovi modi per migliorare ulteriormente le esperienze di apprendimento.

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