
In questo nuovo articolo abbiamo deciso di presentarti un tutorial approfondito che ti permetterà di scoprire tutto quello che ti serve sapere sul digital storytelling: esempi, metodi e strumenti utili per creare i tuoi percorsi di storytelling digitale.
Nel settore di formazione e insegnamento, molti specialisti adottano la pratica di raccontare storie coinvolgenti per promuovere l’apprendimento di informazioni e concetti. Che si tratti di scuole elementari, medie o università, il digital storytelling nella didattica consente di coinvolgere gli studenti e di fargli imparare qualcosa con l’aiuto di contenuti accattivanti e il racconto di storie che vengono illustrate o mostrate attraverso varie tecnologie digitali.
Ma gli istituti scolastici non sono l’unico luogo in cui la narrazione digitale viene usata; spesso, infatti, la si incontra anche in azienda. L’apprendimento attraverso storie viene usato durante corsi di aggiornamento e di sviluppo di abilità e competenze in azienda e, addirittura, per sviluppare campagne di marketing in rete che assicurano visualizzazioni su tutte le piattaforme e per tutti i settori di attività.
Nel corso di questo articolo, proveremo a svelarti tutti i segreti del digital storytelling: cos’è, quali forme di narrazione esistono e quali strumenti conviene usare per creare il proprio percorso di web storytelling. Inoltre, vedremo insieme qualche esempio pratico di storia digitale che può essere raccontata in base al proprio obiettivo e ai contenuti che si desiderano trattare.
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Digital storytelling: cos’è
Iniziamo dall’aspetto principale del digital storytelling: il significato.
Dare una definizione del concetto di storytelling digitale (che significa “digital storytelling” in italiano) è relativamente semplice. Questa disciplina è nata negli Stati Uniti ed è stata caratterizzata da una evoluzione nel tempo che le ha permesso di diffondersi in tutti i Paesi del mondo, tra cui l’Italia, in quanto adatta a tutte le culture e applicabile in tutte le lingue.
L’online storytelling potrebbe essere definito come un racconto digitale: una narrazione realizzata da uno storyteller (la persona che racconta la storia) con il supporto di tecnologie di natura digitale come strumento compensativo per facilitare la formazione e ottimizzare l’apprendimento.
Il digital storytelling a scuola non è differente da quello in azienda: ciò che cambia sono i linguaggi utilizzati, il contenuto, i supporti (immagini, video, media e animazioni) e il tipo di competenze o conoscenze che si vogliono insegnare.
Il risultato del digital storytelling aziendale, ad esempio, può essere la creazione di una storia in cui i clienti o i dipendenti di un business possono immedesimarsi, oppure un contenuto di marketing. Al contrario, creare digital storytelling prevede un uso di contenuti più adatti a uno studente di strutture scolastiche.
Indipendentemente dal contenuto e dalle modalità di sviluppo, integrazione e pubblicazione, lo storytelling si compone di vari elementi, come testi, mappe, immagini, elementi grafici, animazioni, video, audio e non solo. Tutti questi strumenti per il digital storytelling vengono usati per creare un percorso formativo o divulgativo. Proprio per questa sua particolarità, lo storytelling digitale si incontra sempre più spesso sui social media o negli ambienti didattici.
Proprio come nell’antichità, quando il sapere veniva tramandato in forma orale, anche ai giorni nostri raccontare storie è un ottimo modo per insegnare, sia ai giovani studenti di una scuola che agli esperti lavoratori di una organizzazione che devono migliorare le proprie prestazioni.
Il digital storytelling è una metodologia efficace per diversi motivi: un racconto fa sì che gli studenti di un corso riescano a immedesimarsi in un personaggio, a vivere le sue esperienze in prima persona e, di conseguenza, siano più attenti a quanto gli viene insegnato. Associare i corsi a una storia aumenta il tasso di successo delle formazione e porta chiari vantaggi sia per chi crea il corso, sia per chi lo segue.
Il multimedia storytelling ricopre un ruolo di rilievo anche per i brand che possono sfruttarlo per raccontarsi con facilità ai propri clienti e sottolineare aspetti in grado di distinguerli dai concorrenti.
Le diverse pratiche dello storytelling digitale permettono di guadagnarsi la fiducia dei consumatori e di fidelizzare i propri clienti. Uno storytelling che racconta il prodotto con cura aiuta a coinvolgere le persone, creare un legame e migliorare la reputazione di qualsiasi azienda, diventando così parte del patrimonio di un brand.
Storytelling digitale: esempi pratici
Ora che abbiamo visto una definizione di storytelling digitale, gli esempi sono fondamentali per applicare la teoria alla pratica.
Prima di capire come fare un digital storytelling, però, ti invitiamo a scoprire uno strumento creato appositamente per la creazione di storie interattive con testo, video e qualsiasi altro elemento tu desideri.
iSpring Suite Max (che puoi scaricare senza impegno, grazie alla versione di prova da 14 giorni) ti dà accesso a una serie di funzionalità molto utili per lo storytelling digitale e, in generale, per la creazione di corsi di formazione. Per scoprire tutto ciò che è incluso in questo software, puoi andare sul sito o prenotare una demo dal vivo con un esperto.
Ma torniamo a noi. Qui di seguito trovi alcuni esempi di contenuti perfetti per un corso o un progetto basato su una storia. Ovviamente, puoi ricrearli tutti con iSpring Suite Max.
Linea del tempo
Se vuoi fare digital storytelling su PowerPoint, puoi iniziare creando una “timeline”, letteralmente una “linea del tempo”, che permette di raccontare storie in maniera semplice e ordinata. Ad esempio, puoi proporre una narrazione temporale che mette in evidenza l’evoluzione di un prodotto, oppure raccontare la storia di una persona in vari momenti della sua vita, includendo esperienze importanti o momenti particolari.
Grazie alla linea del tempo di iSpring Suite Max che forma varie sottosezioni selezionabili, è facile realizzare una storia con sequenze interattive.
Story mapping
Lo story mapping è un altro esempio di storytelling digitale interattivo che consiste nel dare una forma di mappa alla narrazione.
Non si tratta di una mappa concettuale: la storia può essere divisa in regioni, città o nazioni del mondo sui cui è possibile avere una visione d’insieme. Questa funzionalità ricopre un ruolo importante quando, ad esempio, è necessario far capire come dei prodotti abbiano raggiunto diversi mercati, quali strategie applicare in diversi paesi, oppure quando si studiano argomenti o attività che mettono a confronto diverse zone, religioni, lingue, ecc.
Simulazioni di dialoghi
Non c’è modo migliore di portare avanti una narrazione che farlo attraverso dei dialoghi: perfetti per comunicare informazioni e fare immedesimare gli studenti evitando slide piene di testo o un dialogo passivo che, in alcuni casi, può risultare noioso.
iSpring Suite Max dispone di un tool dedicato alla creazione di simulazioni di dialoghi interattive con cui puoi creare scenari con finali multipli a seconda delle risposte scelte. Puoi usare personaggi già pronti, scegliere tra svariate nazionalità, professioni e fasce di età, oppure creare il tuo personaggio personalizzato con un editor di semplicissimo utilizzo.
Narrazione transmediale
A volte, per raccontare storie che lasciano il segno, è necessario affidarsi a media diversi, capaci di mostrare il prodotto o le informazioni sotto punti di vista differenti.
La didattica può essere portata avanti con molti mezzi di comunicazione: immagini, video, suoni e non solo. iSpring Suite Max permette di inserire tutti questi elementi in modo semplice e veloce per creare una identità precisa e adattare la narrazione al proprio punto di vista e ai propri obiettivi formativi.
Visual storytelling
Raccontare storie è una vera forma di arte, nel senso più letterale del termine. Il digital storytelling comprende testi, ma spesso le persone riescono ad apprendere più facilmente quando una storia è accompagnata da elementi visivi come foto o video.
Il visual storytelling è una delle forme di storytelling migliori per trasmettere la tua conoscenza agli studenti. Alcuni esempi di visual storytelling sono, ad esempio, mostrare delle fotografie che si possono scattare con uno smartphone invece che descrivere solo le caratteristiche tecniche della fotocamera, così da avere un effetto più diretto. Con iSpring Suite Max, hai accesso a un catalogo di immagini per velocizzare la produzione di visual storytelling digitale.
Video storytelling
I video sono perfetti per raccontare storie ai propri studenti e per portare avanti una strategia di marketing di successo. I social media ne sono una prova lampante: negli ultimi anni, l’attenzione si è spostata dalle fotografie ai video brevi che stanno prendendo il sopravvento su tutte le piattaforme e in tutti i Paesi del mondo.
Sull’esempio di Instagram, YouTube e TikTok, il video storytelling può essere applicato anche all’istruzione. In ambito formativo, una narrazione in formato video è adeguata per la comunicazione di argomenti complessi o che richiedono l’esecuzione di passaggi ben definiti. Con iSpring Suite Max è possibile registrare e fare editing di video direttamente sulle diapositive.
Digital storytelling: metodologia
Abbiamo visto quali sono varie tipologie di storytelling digitale e alcuni esempi. Vari tipi di narrazione possono essere usati per il marketing, per il reputation branding, per creare un’identità aziendale (storytelling management), così come per la didattica o per attività legate ai social media.
Se vuoi usare il digital storytelling in progetti reali, però, hai bisogno di un metodo. Qui di seguito analizziamo ogni passo del processo di creazione di una strategia fondata sullo storytelling digitale.
Definisci gli obiettivi
Visto che il digital storytelling è un programma, il primo passo per portarlo avanti con successo consiste nel definire con precisione gli obiettivi che si desiderano raggiungere; proprio questi determineranno la forma definitiva della tua storia.
In questo senso, è bene raccogliere dati precisi per definire il proprio target o pubblico. Ciò permette di capire meglio su cosa concentrarsi e di farsi un’idea più chiara su come conquistare quel tipo di persone attraverso una narrazione.
Trova un’idea per una storia
Non bisogna partire subito da una storia ben definita per implementare lo storytelling digitale nelle proprie strategie.
Non focalizzarti sui dettagli e comincia buttando giù una struttura generica, con un inizio e uno o due punti fondamentali che permettano di arrivare al finale desiderato. Mentre lo fai, prendi nota di vari esempi e idee che ti piacerebbe includere e, alla fine, scegli quelli che ti ispirano di più.
Scegli uno schema narrativo per lo storytelling
Scrivere storie partendo da una pagina bianca non è mai facile. Per fortuna, puoi seguire diverse opzioni pronte all’uso che sono caratteristiche del digital storytelling per farlo:
- Viaggio dell’eroe. La storia ha un protagonista positivo che supera varie difficoltà, anche con l’aiuto di personaggi secondari, per poi terminare con un lieto fine.
- Falsa partenza. Questo schema serve a sorprendere gli spettatori. Si inizia facendo intuire un finale scontato per poi stravolgere la trama e interessare lo studente.
- Struttura a petalo. Proprio come un fiore, la storia è composta da “petali”: singoli racconti più brevi che possono sembrare scollegati fra loro, ma hanno un fine comune.
- Montagna. Uno schema ideale per le storie più lunghe e strutturate, dove si passa da una sfida all’altra per mettere in evidenza i progressi del protagonista.
- Cerchi concentrici. Quando la comunicazione è molto strutturata e ci sono vari lati o esempi da mostrare, si definisce il nucleo della storia e poi si raccontano più storie collaterali che mirano sempre allo stesso nucleo.
- Idee convergenti. Si usano più storie diverse che arrivano alla stessa identica conclusione, per mostrare diversi modi per risolvere uno stesso problema con un prodotto o uno strumento.
A cosa fare attenzione in fase di scrittura
Adesso che hai un’idea più chiara delle storie che desideri raccontare e uno schema da seguire, non rimane che iniziare a scrivere. Ovviamente, abbiamo qualche consiglio anche a questo riguardo.
Mentre dai vita alla tua storia, fai attenzione al ritmo e assicurati che lo storytelling rimanga sempre interessante e non rallenti in certi punti. Ragiona anche su dove puoi inserire elementi aggiuntivi, come effetti sonori, video e immagini.
Quando inizi effettivamente a scrivere, presta particolare attenzione a questi aspetti:
- Scegli un punto di vista e non cambiarlo dall’inizio alla fine;
- Decidi quali sono le emozioni che deve suscitare la tua storia;
- Usa una narrazione semplice e diretta per non confondere o annoiare;
- Racconta in maniera esaustiva, ma breve: usa meno parole possibili, ma approfitta di elementi visivi come video, voci o animazioni per fare arrivare il messaggio.
Strumenti per fare digital storytelling a scuola
Fino a questo punto abbiamo visto cosa è il digital storytelling, le competenze necessarie per portarlo avanti con successo e alcuni esempi pratici. Adesso ci concentriamo su quale sia lo strumento migliore da usare per sviluppare il proprio progetto.
Per farlo, abbiamo deciso di procedere con un confronto tra diversi strumenti e tecnologie che possono essere usati in questo ambito, tutti pensati per dare forma alle storie multimediali.
iSpring Suite Max
iSpring Suite Max (di cui abbiamo già parlato) è un authoring tool potente e facile da usare perché appare direttamente sull’interfaccia di PowerPoint, il software di Microsoft. Questo strumento permette di realizzare una presentazione o di partire da un file ppt già pronto, all’interno del quale possono essere inseriti elementi interattivi, video e immagini.
Il punto di forza di iSpring Suite Max è senza dubbio l’interattività: questo servizio permette di usare tantissimi elementi multimediali per raccontare storie: si possono registrare video ed editarli con uno strumento dedicato molto semplice da usare, aggiungere immagini, audio, scritte ed effetti. È anche possibile creare quiz interattivi a risposta multipla, inserire simulazioni di prove pratiche basate su immagini e simulazioni di dialoghi interattivi.
Puoi scoprire tutte le funzionalità richiedendo una demo di 30 minuti con un nostro esperto, oppure provarle grazie alla prova gratuita di 14 giorni.
iSpring Suite Max include anche l’accesso a un catalogo di immagini con ambientazioni e personaggi in varie pose, così da poter realizzare sfondi per le proprie diapositive. Inoltre, iSpring Suite Max ti mette a disposizione diversi modelli e layout per le slide che ti aiutano a creare diapositive in pochi clic, semplicemente inserendo il testo e le immagini.
iSpring Suite Max permette anche di lavorare a un progetto insieme ad altre persone, come altri insegnanti, studenti o un gruppo di esperti di marketing che devono promuovere i servizi di un’azienda. Il risultato del tuo lavoro può essere pubblicato su oltre 156 piattaforme LMS ed i contenuti sono compatibili con computer, tablet e smartphone.
Scratch
Scratch è uno strumento gratuito di coding, realizzato dall’organizzazione non profit Fondazione Scratch. Si tratta di un linguaggio di programmazione di facile utilizzo e pensato per i più giovani che permette di raccontare storie digitali, ma anche realizzare contenuti come giochi e animazioni.
Scratch si pone come obiettivo lo sviluppo del pensiero creativo, del ragionamento sistematico e della collaborazione. Dispone di varie risorse, ad esempio tutorial, schede di programmazione che includono istruzioni passo-passo su tanti tipi di progetti e ti mette a disposizione anche su una community su Facebook in lingua inglese chiamata Teaching with Scratch. Il programma è disponibile in italiano ed è usato in tutto il mondo.
KidPad
KidPad è uno strumento gratuito per la creazione di diapositive, concepito per i bambini e per insegnare valori come la collaborazione, la comunicazione e la condivisione attraverso delle storie. Il funzionamento è semplice: il servizio permette di disegnare su una superficie bianca usando un sistema di strumenti che possono essere afferrati, usati e “appoggiati” nel riquadro.
Quando si connettono più mouse al computer, KidPad permette ai bambini di collaborare sullo stesso progetto nello stesso momento. Purtroppo, però, questa funzione è supportata solo su sistema operativo Windows 98; con i computer più recenti bisogna far interagire i bambini uno alla volta.
Con KidPad i bambini possono esprimere le proprie idee e storie in modo visivo e collaborare per creare una storia o raggiungere un obiettivo comune: ad esempio, il colore arancio non è presente e i bambini devono usare il rosso e poi il giallo per creare il nuovo colore.
Come fare un digital storytelling
Giunti a questo punto, dovresti aver capito qual è lo strumento più adatto per portare a termine le tue strategie formative e avere un’idea di qual è la metodologia migliore per la tua didattica.
Ma non avere fretta: dobbiamo ancora capire quali contenuti creare e come farlo sfruttando le possibilità di iSpring Suite Max.
Crea le diapositive
Prima di tutto, avvia PowerPoint e cerca in alto a destra la sezione dedicata a iSpring Suite Max. Per creare un racconto o un progetto di storytelling digitale (come in ogni presentazione presentazione PPT), è fondamentale partire da una o più diapositive vuote per poi inserirvi testo, foto, video e altri elementi.
Per quanto riguarda il testo, puoi decidere di inserirlo a mano, oppure sfruttare iSpring IA: l’intelligenza artificiale di iSpring Suite Max (inclusa nel pacchetto: iSpring Suite Max + iSpring Cloud) che genera idee per lo storytelling. Puoi chiederle suggerimenti su come creare uno digital storytelling efficace, oppure usarla per generare domande per test di valutazione; la nostra intelligenza artificiale è in grado di realizzare in modo automatico elenchi, selezionare titoli ed evidenziare elementi importanti della struttura della pagina, tutto in pochi secondi.
Parlando invece della componente grafica, il vantaggio di iSpring Suite Max è che facilità la creazione dei contenuti grazie a un ampio catalogo di risorse. Con questo software hai accesso a oltre 2.300 modelli di diapositive tra cui trovare quello che fa al caso tuo e iniziare a modificarlo e personalizzarlo. Hai a disposizione anche più di 380 immagini di personaggi e ambientazioni disegnati a mano e la possibilità di crearne di nuovi con il costruttore di personaggi.
Se preferisci uno stile più realistico, invece, puoi scegliere tra oltre 116.000 fotografie di persone a lavoro, di diverse età, etnia, professione e con tantissime espressioni facciali. A queste si aggiungono oltre 2.500 ambientazioni di lavoro e 3.600 icone e oggetti da inserire per rendere la tua storia più accattivante e coinvolgente.
Registra video e audio
Un buon storytelling digitale non include solo testi e immagini, ma anche video e contenuti sonori. Con iSpring Suite Max, bastano pochi clic per inserirli o, all’occorrenza, registrarli con l’editor di video e voci fuori campo.
iSpring Suite Max pensa anche a chi non si sente a proprio agio a registrare (o ascoltare) la propria voce: puoi sfruttare la funzione di lettura dei testi che è in grado di dare voce alla storia che hai scritto attraverso la sintesi vocale. In questo caso, puoi scegliere tra varie voci maschili e femminili e impostare diversi parametri per fare in modo che il tono di voce sia corretto e che il racconto risulti ben narrato.
Ovviamente, puoi importare file audio di narrazioni già pronte, oppure inserire una colonna sonora.
Stessa cosa vale per i video che puoi registrare direttamente con la webcam, oppure con lo schermo del tuo computer direttamente su iSpring Suite Max. I video ottenuti possono essere facilmente editati con il software integrato, senza doversi affidare a strumenti esterni.
Per passare da un contenuto all’altro, hai un’ampia scelta di effetti di animazione per le transizioni che ti permettono di raccontare storie in maniera davvero professionale.
Inserisci elementi interattivi
Per migliorare ulteriormente la tua storia didattica, è consigliato inserire degli elementi interattivi nei tuoi progetti di storytelling digitale. Con iSpring Suite Max, farlo è davvero semplice, poiché ti consente di inserire elementi diversi, come le simulazioni di dialogo.
Sfruttando i contenuti visivi della libreria digitale (o l’IA integrata), puoi ricreare un ambiente di lavoro e inserire delle persone da usare come personaggi per simulare un dialogo con risposte multiple in modo davvero semplice.
Inoltre, hai la possibilità di introdurre nel tuo racconto delle diapositive in modalità interattiva e chiedere alle persone che seguono la narrazione di completare compiti pratici, permettendogli così non solo di seguire il racconto, ma di parteciparvi in modo interattivo. iSpring Suite Max dispone di 14 modelli interattivi e, con le immagini già a disposizione, puoi dare vita a qualsiasi contesto narrativo in pochi attimi.
Alla fine di una storia, puoi decidere di inserire dei quiz e dei test. Qui puoi trovare ben 14 diversi tipi di domande a cui è associato un sistema di punteggio che aiuta gli studenti a vedere chiaramente quante informazioni hanno assimilato durante il processo formativo.
Conclusioni
Ed eccoci così giunti alla fine di questo articolo. Oggi abbiamo visto qual è il significato di storytelling digitale, in che modo si è evoluto nel tempo e quali sono gli strumenti migliori da usare in base alle proprie necessità e ai propri obiettivi, siano questi legati alla didattica o, perché no, al marketing.
iSpring Suite Max ha tutto ciò che serve per sviluppare progetti di storytelling direttamente su PowerPoint. Ti piacerebbe scoprire tutte le funzionalità offerte da questo software? Richiedi subito una demo conoscitiva senza impegno, oppure inizia una prova gratuita di 14 giorni. Il digital storytelling è una tecnica molto utile in ambito didattico e dovrebbe essere sfruttata il più possibile in modo da coinvolgere e ispirare gli studenti.
FAQ
Qual è la differenza tra storytelling e digital storytelling?
La differenza tra questi due concetti sta nel mezzo e nelle modalità con cui vengono raccontate le storie. Lo storytelling classico prevede racconti orali o scritti, mentre quello digitale implica l’uso di tecnologie e media.